Acqui, smantellamento in arrivo
L’Aquila – Scrive il vice presidente del consiglio Roberto Tinari: “E’ assordante il silenzio istituzionale sulla grave situazione che si sta determinando per il glorioso 33esimo Reggimento Artiglieria Terrestre Acqui, il cui smantellamento e allontanamento dall’Aquila sembra non lontano. Parliamo di una delle strutture più consolidate dell’Esercito Italiano.
Parliamo di una delle strutture di cui l’intero Paese può andare orgoglioso, per la sua storia e le sua gesta eroiche nei periodi di guerra come in operazioni mirate a ristabilire e mantenere la pace.
Per quanto riguarda noi, parliamo di un elemento che da decenni rappresenta un punto di riferimento per la nostra collettività , con la quale vive una felice simbiosi da tempo immemorabile, tanto da meritare, negli anni trascorsi, il riconoscimento della Cittadinanza onoraria dell’Aquila, al pari del 9° Reggimento Alpini. Siamo al paradosso. Un’Istituzione dal prestigio elevatissimo, nostra Concittadina, che sta per essere allontanata dal Capoluogo d’Abruzzo e dunque dalla ‘sua’ Città .
Finora il solo Presidente della Provincia dell’Aquila, Del Corvo, ha lanciato l’allarme su questa triste prospettiva. Per il resto, nessuno dei vertici istituzionali prende una netta posizione o si muove concretamente per scongiurare questo pericolo.
Al di là della valenza in sé del 33esimo Reggimento, c’è da considerare l’altro aspetto – se vogliamo, ancora più negativo – della partenza dall’Aquila di centinaia di persone e di centinaia di famiglie. In una realtà economicamente depressa come la nostra, sarebbe un colpo durissimo.
Non aspettiamo l’ultimo momento per protestare. Mettiamo in atto tutti, da Aquilani, senza distinzioni politiche o ideologiche, delle iniziative di spessore per fermare questa potenziale ferita. Muoviamoci subito. Attendere oltre potrebbe essere troppo tardi.
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