Alpini e bambini nell’orfanotrofio
Farah (Afghanistan) – (Servizio fotografico) – L’orfanotrofio di Farah può essere considerato una piccola parte d’Italia in Afghanistan perché è stato il Contingente italiano a ristrutturalo nel 2010 e sono i i reparti italiani, che si susseguono alla guida della Task Force South, che continuano a supportarlo costantemente con donazioni, progetti e attività varie.
Questa è la volta degli alpini del 9° reggimento dell’Aquila, alla guida delle forze della coalizione nella provincia di Farah a partire dal mese di settembre, che hanno “adottato” l’orfanotrofio e almeno una volta al mese vanno a donare generi di prima necessità, abiti e scarpe, asciugamani ed anche medicinali per il locale ambulatorio.
L’orfanotrofio di Farah è una struttura pubblica che ospita circa 250 bambini dai 4 ai 18 anni e circa 65 bambine, al cui interno vengono svolte attività didattiche, sportive e dove i bambini possono dormire e usufruire della mensa, mentre altri alla sera tornano a casa per passare la notte.
L’accoglienza è sempre molto calorosa e gli alpini, i bersaglieri e i carabinieri della Task Force South sono sommersi dall’interesse e dalla curiosità dei bambini. In particolare le bambine possono parlare e giocare con alcune militari donna del Female Engagement Team, un gruppo selezionato di volontarie che ha frequentato un apposito corso sugli aspetti peculiari della cultura afgana e sul ruolo delle donne nella società afgana. A volte anche il medico della base si reca al locale ambulatorio per delle visite ai piccoli amici afgani e per dare indicazioni all’infermiera dell’orfanotrofio su come trattare i malanni di stagione, per le cose più importanti vengono indirizzati all’ospedale di Farah. Ogni visita è anche una piccola festa, e le file sono sempre lunghe, perché chi viene visitato riceve un piccolo giocattolo, un orsacchiotto. I bimbi afgani hanno subito capito il meccanismo, ma nessuno viene respinto, anche questo fa parte del gioco e alla fine sono tutti contenti che è la cosa più importante.
Le visite all’orfanotrofio sono state anche l’occasione per incontrare altre realtà sociali della zona come le rappresentanti del Social Afghan Women Foundation, un’associazione nata per la formazione professionale delle donne, l’informazione sui diritti delle donne e il supporto alle vedove. In uno degli incontri la responsabile della fondazione Ms. Jamila AMINI ha descritto i vari problemi e le difficoltà che le donne della sua fondazione affrontano soprattutto per quanto riguarda l’inserimento nella società afgana e il sostegno alle famiglie per coloro che rimangono senza consorte per vari ragioni. A loro il Colonnello Cristoni, Comandante della Task Force South, ha offerto il proprio sostegno e sono stati donati alcuni beni per alleviare la difficile situazione.
L’orfanotrofio dei Farah è entrato nei cuori degli uomini e delle donne della Task Force South, che grazie ad una raccolta spontanea di fondi, stanno sviluppando altri progetti in favore dell’orfanotrofio per migliorarne la struttura e le capacità didattiche.
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