Ambulatori sul disagio giovanile


Chieti – L’uso di droghe affrontato come una malattia. Perciò da prevenire, dice la ASL. Questo l’obiettivo perseguito dal nuovo servizio del Sert pensato per offrire agli adolescenti e alle loro famiglie informazioni e supporto per aiutarli a riconoscere segnali di disagio che possono degenerare nell’assunzione di stupefacenti. Si tratta di un ambulatorio collocato per una scelta precisa in un ambito diverso dal Sert, che per sua natura può suscitare reticenza e imbarazzo nei più giovani, non inclini a rivolgersi a una struttura evocativa di una condizione di dipendenza e degrado a cui si sentono estranei. Il nuovo servizio, quindi, denominato “Centro diagnosi e intervento precoce”, per garantire riservatezza e anonimato è stato ubicato a Chieti nei locali del Distretto sanitario (vecchio ospedale) in via Tiro a segno, e a Lanciano presso il Consultorio familiare, in via Don Minzoni.
«A volte per i genitori è difficile accorgersi che i figli fanno uso di droghe – spiega Paola Fasciani, responsabile del Sert – e mediamente scoprono il problema dopo 6-8 anni. Arrivare tardi vuol dire compromettere il normale processo di sviluppo di un adolescente, e rischiare che un uso magari saltuario di sostanze possa degenerare in forme gravi di tossicodipendenza. Il nostro servizio, quindi, ha come obiettivo supportare le famiglie in un’analisi preventiva degli elementi di disagio, anche attraverso il drug test, uno strumento assai utile di diagnosi e intervento precoce nell’azione di contrasto all’utilizzo di stupefacenti da parte dei giovanissimi».


27 Febbraio 2013

Categoria : Cronaca
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