Università, conti ok e pochi abbandoni


di-orio-con-marainiL’Aquila – Università virtuosa per i conti a posto, L’Aquila è tra gli Atenei a presentare il più basso numero di abbandoni degli studenti universitari dopo dodici mesi dall’immatricolazione. L’Ateneo aquilano, con un valore di 8.3% di abbandoni, si colloca ben al di sotto del dato medio nazionale, che è pari al 18.7%, e al settimo posto assoluto tra gli Atenei italiani. Particolarmente rilevante è il fatto che il dato dell’Ateneo aquilano è in linea con quello medio di altri paesi europei come la Gran Bretagna (8,6%), l’Olanda (7%) o la Francia (6%).
«Il fenomeno dell’abbandono degli studi universitari» spiega il rettore dell’Università dell’Aquila prof. Ferdinando di Orio «è considerato uno dei più importanti indicatori di qualità della didattica degli Atenei. Ne riflette, infatti, l’organizzazione, la funzionalità delle strutture, le attività di accoglienza delle matricole, la qualità dell’insegnamento, l’impegno dei docenti e del personale amministrativo. Gioca in tal senso un ruolo importantissimo anche la motivazione degli studenti, che nel nostro Ateneo da alcuni anni stiamo curando grazie ad una sempre più qualificata attività di orientamento degli studenti della scuola superiore per aiutarli ad una scelta ragionata della Facoltà».
«Sebbene personalmente non mi piaccia fare confronti con altri Atenei» continua il rettore prof. di Orio «devo rilevare che il dato del nostro Ateneo è di gran lunga migliore di quello di altri Atenei di più antica tradizione accademica o di quello di altri Atenei a noi comparabili per dimensioni e caratteristiche. In tal senso l’Università dell’Aquila ha tutte le carte in regola per proporsi con credibilità e autorevolezza nel panorama accademico nazionale e internazionale »
«Non può infine non riempire di soddisfazione» conclude il rettore prof. di Orio « quest’altro riconoscimento all’impegno da noi profuso per rendere il nostro Ateneo sempre più in grado di adempiere pienamente alle sue funzioni istituzionali, pur in un contesto particolarmente difficile per tutto il sistema universitario nazionale»


31 Marzo 2009

Categoria : Cronaca
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