Elezioni: alle 20, l’Abruzzo attonito
L’Aquila – I risultati sorprendono sempre, e dalle urne esce ogni volta un segnale che nessuno aveva davvero previsto o neppure lontanamente saputo immaginare senza inutili enfasi. L’Abruzzo all’ora di cena è quanto meno attonito. Gli scrutini sono molto avanti, e la situazione è delineata a sufficienza, anche se non definitivamente. Nella regione quello di Grillo è il primo partito, con forti affermazioni a Pescara, Chieti, Teramo. Diversa la situazione a L’Aquila. Se non esistessero le coalizioni, PD e PdL sarebbero in pezzi. Le alleanze fanno sì che quella attorno a Berlusconi raggiunga il 29% (sempre alle 20) e quella attorno a Bersani il 28%. Significa che tutto potrà cambiare, ma anche che i due partiti maggiori -singolarmente considerati- soccombono di fronte al Movimento 5 Stelle che è solo, ed ha speso pochissimo per la sua campagna elettorale. Se non è un subbuglio questo…
Però le coalizioni esistono e conteranno. Al momento, l’area Berlusconi potrebbe prendere 4 senatori, e gli altri tre se li spartirebbero PD e M5S. Monti, a quanto pare e fino alle 20, non ce l’ha fatta. Minuzie per gli altri. Che però contano quando i piccoli sono nelle alleanze e conferiscono il loro contributo determinante.
Il centrodestra ha perso rispetto al 2008, ma risulta sempre forte in Abruzzo. Il PD non forte abbastanza. Una novità senza precedenti spunta a L’Aquila: la città dovrebbe avere due senatrici, la Pezzopane e la Blundo, volto nuovissimo della politica. Un’autentica rivelazione, grazie alla forza prorompente di Grillo. La serata continua e la valanga dei risultati continua a travolgere i cittadini, frastornati da alcuni dati, sorpresi da altri. L’onda lunga, lunghissima, della protesta e della disfatta sociale ha avanzato come uno tsunami. Hanno sbagliato coloro che non hanno valutato esattamente la tragedia disumana della disoccupazione e del precariato. Ne prendano nota e cambino rotta immediatamente, prima che canti il gallo.
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