Recognitio, Celestino lascia Collemaggio


L’Aquila – NESSUN CENNO AL MISTERIOSO FORO CHE PRESENTA IL CRANIO DEL PONTEFICE – (Foto: il foro nel cranio, immagine dai libri di Maria Grazia Lopardi, e papa Giovanni Paolo II inginocchiato presso il mausoleo in Collemaggio) – E’ cominciata, come era stato programmato, la ricognizione delle spoglie di Celestino V per fermare il processo di degrado, e quindi metterle scientificamente in sicurezza, con nuovi abiti e paramenti. E con la deposizione del pallio a suo tempo deposto sull’urna a Collemaggio da papa Benedetto XVI. “Facendo seguito alla comunicazione con la quale è stata data notizia della nomina della Commissione, costituita in data 12 febbraio 2013 dall’Arcivescovo Metropolita Mons. Giuseppe Molinari, l’Arcidiocesi annuncia – dice una sua nota diffusa questa mattina – che ha avuto inizio la prevista recognitio di San Pietro Celestino”.
Il 21 febbraio, dopo i primi vespri della Solennità della Cattedra di San Pietro, il corpo del Papa santo è stato prelevato dalla Basilica di Collemaggio, sua sede secolare, per essere trasferito in luogo sicuro e adeguato a consentire agli esperti della Commissione di iniziare lo studio e poi di proseguire con tutte le attività necessarie per la ricognizione canonica delle sacre spoglie durante la quale saranno effettuati tutti gli studi sulla scatola cranica, al fine di poter ricostruire le vere fattezze del volto dell’eremita del Morrone.
Oggi al cospetto di Mons. Giuseppe Molinari si è riunita per la prima volta la Commissione Diocesana in Adunanza Ordinaria per stabilire le procedure da seguire per la recognitio e durante la seduta, alla presenza di tutti i membri sia laici che ecclesiastici, si è proceduto all’apertura dell’urna, con la rottura dei sigilli in ceralacca, per permettere agli studiosi di iniziare i lavori.
Nel frattempo si stanno programmando, con l’apporto gratuito dell’atelier LAVS di Filippo Sorcinelli, le lavorazioni per la realizzazione dei nuovi paramenti con cui sarà rivestito il corpo di Celestino e sul quale verrà sistemato il prezioso pallio, insegna liturgica papale simbolo del Buon Pastore, donato dal Papa Benedetto XVI durante la sua visita, premurosa e sollecita, alla Basilica di Collemaggio squarciata dal terremoto e invasa dall’enorme cumulo di macerie del suo transetto.
La recognitio, necessaria e decisa da tempo, fa riemergere gli interrogativi (dei quali la Chiesa non ama parlare) sul foro trovato sul cranio del pontefice, sotto la maschera di cera. Sembra il foro praticato con un grosso chiodo di ferro quadrangolare. Secondo la scrittrice aquilana Maria Grazia Lopardi, i Templari solevano praticare fori del genere, un’antica usanza di cui si sa poco. La Lopardi ha messo in luce e documentato plurimi e decisivi rapporti tra Celestino V e i Templari, e precisi collegamenti tra Collemaggio e i Cavalieri. Tentativi di saperne di più sul foto nel cranio di Celestino V non hanno mai avuto esito. Sono spariti persino i documenti relativi ad un’autopsia eseguita negli anni Ottanta. Nell’attuale recognitio, dall’Arcidiocesi non provengono cenni o riferimenti al foro sul cranio. Il mistero continua, ma il foro rimane, e mano che non spunti qualche spiegazione “nuova” per chiudere e liquidare l’argomento.


23 Febbraio 2013

Categoria : Cronaca
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