Cave, decisioni senza conoscere la realtà


Ofena – Da Ofena alle massime autorità regionali e locali sul tema delle cave. Una lettera firmata da Saverio Pacione dice: “Vi scrivo con l’animo di colui che, constatata la potenza della inerzia di CHI sarebbe tenuto ad affrontare e risolvere i problemi (cioè Voi tutti in indirizzo) per ridare forza e vitalità ad una intera comunità, vede questo nostro territorio abbandonato, cancellato e senza alcuna minima rilevanza concreta, mirata a riottenere quella necessaria attenzione da poterlo far ritornare ad essere meritatamente chiamato “PAESE”.-
Notizia di oggi che la Regione Abruzzo autorizza l’apertura di n. 5 cave e ripristina quelle dismesse, non fa che ulteriormente avvelenare ed imbestialire questa nostra Comunità che, da tempo, vede la cava del proprio territorio inopinatamente inerte, con la conseguenza di perdita di posti di lavoro, famiglie senza più reddito, mancate entrate per le casse comunali, servizi Amministrativi per la cittadinaza inefficienti e non adeguati per gli orari e giorni di accesso al pubblico, impiegati (UNO!!!) non presente tutti i giorni, e così via…- ( E noi non saremo…presenti al voto, per NESSUNO!)
Lei, Signor Presidente, conosce dove è sito il nostro paese? Lei, Signor Assessore, conosce il problema di questa nostra cava abbandonata? E se si, sono così insormontabili gli ostacoli per ripristinare l’attività di scavo? E’ bello vedere quello scandalo “bianco” rivolto al cielo che sembra voler dire: ” ma quando dovrò ancora soffrire e perché non ricominciano i lavori per poter ridare all’ambiente il verde di cui, un tempo, questa collina era ammantata?”
La cittadinanza non è al corrente di ciò che è accaduto. Non è stata edotta a sufficienza del perché, dalla mattina alla sera, i lavori di scavo siano stati sospesi e resta basita nel constatare la remissività passiva sulla insussistenza di atti finalizzati a riavere le autorizzazioni per la riattivazione del cantiere.
Tutto il Paese aspetta che ciò accada al più presto.- Non vogliate far cadere questa impellente aspettativa in “un non cale generale”, perché facciamo parte anche noi di questa Terra e “pretendiamo” che ci sia dato ascolto e che, i lavori iniziati, non siano lasciati …a cielo aperto, come le discariche e come… tante “cattedrali nel deserto”.-
Al Signor Sindaco gli ofenesi chiedono l’impegno di andare a sbattere …i pugni sui tavoli di chi non “vuol sapere e vedere”; deve fare in modo che la cava venga riattivata, che venga restituito il lavoro ai padri di famiglia, che ritornino le entrate nelle casse comunali, unica fonte del nostro paese, alfine di poter avere anche qualche impiegato in più al servizio della collettività.-
Se non riesce a tutto ciò, tutto il paese gli chiede di andare al Prefetto e …. riconsegnare la fascia tricolore.- Io lo avrei fatto già da tanto tempo! Un padre di famiglia senza lavoro, è come un sindaco senza fondi da amministrare”.


22 Febbraio 2013

Categoria : Cronaca
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