Dov’è finito il referendum cittadino?
Vasto – Michele Celenza ha scritto al sindaco e agli altri organi comunali: “Lo scorso 14 gennaio il Consiglio comunale di Vasto ha approvato all’unanimità un Ordine del Giorno che impegnava il Sindaco ed il Presidente del Consiglio comunale a dar corso, “nel breve tempo”, alle procedure per la definizione dei Regolamenti previsti dagli articoli 24 e 29 dello Statuto comunale; articoli i quali, com’è noto, concernono la disciplina dell’istituto del Referendum comunale, il principale tra gli strumenti di democrazia diretta previsti dallo Statuto.
Senza di essi il referendum comunale, malgrado le dichiarazioni di principio, è destinato a restare sulla carta.
È passato oltre un mese da quel voto, e neanche il più piccolo passo è stato compiuto –a quanto mi risulta- in quella direzione. In particolare l’argomento non è stato nemmeno portato all’attenzione della Commissione Affari Generali ed Istituzionali, cui spetterebbe per competenza.
In quanto presidente dell’Associazione civica Porta Nuova, nonché come promotore, insieme ad altri, della costituzione di un Comitato referendario cittadino contro l’insediamento di industrie ad alto impatto ambientale nella zona di Punta Penna, chiedo dunque a ciascuno di Voi che vi attiviate, secondo le Vostre competenze, perché sia data sollecita attuazione alla suddetta delibera del Consiglio comunale”.
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