Villa Pini, megadirettori e salari a zero
Pescara – Carmine Ranieri della CGIL scrive: “Mentre le vicende del Gruppo Villa Pini d’Abruzzo continuano a riempire le prime pagine dei quotidiani, da quelle giudiziarie, alla chiusura delle strutture residenziali psico-riabilitative, alla nomina di Rocco Salini quale nuovo Direttore sanitario, i dipendenti del gruppo continuano a lavorare senza essere pagati. L’ultima erogazione da parte dell’azienda corrisponde ad un acconto di €.516,00 relativi alla mensilità di aprile 2009. Dunque la maggior parte degli oltre 1.300 addetti devono ancora percepire cinque mensilità .
Solo alcuni lavoratori guidati dalla CGIL FP di Chieti (circa 250) che hanno attivato i decreti ingiuntivi nei confronti della proprietà , hanno ottenuto le retribuzioni fino al mese di giugno 2009 e oltre. E’ evidente che in tale contesto la disperazione dei dipendenti aumenta di giorno in giorno e qualora non si porrà rimedio a tale enorme disagio il sindacato tornerà a protestare con i lavoratori. Eppure nel mese di luglio scorso sembrava che le cose stessero migliorando. Infatti fu trovata una intesa con la Regione per la quale, a seguito di un contratto provvisorio stipulato tra la ASL di Chieti ed il Gruppo Villa Pini, si procedette al pagamento diretto dei lavoratori da parte delle ASL per un importo corrispondente a circa tre mensilità oltre la regolarizzazione degli oneri contributivi ed assistenziali nei confronti di INPS e INAIL. Per poter fare ciò il Commissario Redigolo e la Regione autorizzarono le ASL a procedere alla remunerazione dell’85% del budget, nei limiti dei 6/12 di quello annuo assegnato al Gruppo Villa Pini.
Nel predetto contratto, inoltre, le strutture del Gruppo Villa Pini si impegnavano a sottoscrivere i contratti negoziali 2009. Tale sottoscrizione avrebbe dovuto portare le ASL ad una remunerazione regolare delle prestazioni effettuate dal Gruppo ed il pagamento regolare degli stipendi.
Ad oggi, purtroppo, i lavoratori sono ancora ridotti alla fame e la CGIL non è più disposta ad attendere oltre.
Le responsabilità della proprietà sono ovvie: chi chiede una prestazione lavorativa è obbligato a corrispondere il salario nei tempi previsti dai contratti e dalle leggi. D’altro canto va chiarito per quale motivo il percorso individuato si è interrotto.
La CGIL FP e la CISL FP hanno proclamato nuovamente lo stato di agitazione del personale e sono stati chiamati per esperire la procedura di conciliazione dinanzi al Prefetto dell’Aquila per la giornata di lunedì 28 settembre, alle ore 10 , nella sede della Prefettura a Coppito.
Oltre ai sindacati ed alla proprietà , sono stati invitati l’Assessore alla Sanità , Dott. Venturoni ed il Commissario ad Acta, Dott. Redigolo. La CGIL auspica che in tale incontro si possano trovare le soluzioni per garantire il salario ai lavoratori. In caso contrario si programmeranno nuovi scioperi e nuove iniziative di lotta”.
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