Concorsone: dubbi su procedure
L’Aquila – Il Consigliere comunale Idv-L’Aquila Oggi, Angelo Mancini, foto, esprime dubbi sulle procedure concorsuali per il reclutamento di 300 unita’ a tempo indeterminato, di cui 128 da assumere al Comune dell’Aquila, 72 a quelli del cratere e 100 da inserire nei ruoli del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Il bando di concorso – spiega – prevede una riserva fino al 50 per cento per il personale che abbia maturato un’esperienza professionale, di almeno un anno, nell’ambito dei processi di ricostruzione presso la Regione Abruzzo, le strutture commissariali, la Provincia, il Comune dell’Aquila e quelli del cratere. In base alla normativa vigente, tuttavia, l’istituto della riserva, nelle pubbliche amministrazioni, puo’ operare solo nei confronti dei concorrenti che abbiano acquisito il diritto lavorando nella medesima amministrazione che li assume. Il Comune dell’Aquila, i Comuni del cratere, le Province e la Regione, quindi, potrebbero assumere i soli riservisti che abbiano prestato servizio nelle rispettive amministrazioni. Le graduatorie finali dei vincitori di concorso, dunque, stilate dal Ripam, che sono state pubblicate sulla gazzetta ufficiale del 12 febbraio 2013, a mio giudizio, non rispettano questa previsione di legge. Prendiamo ad esempio quella degli istruttori direttivi amministrativi, che comprende 27 vincitori di concorso, di cui 13 riservisti, alcuni dei quali hanno maturato i diritti alla riserva lavorando in Regione e nelle strutture commissariali e che quindi dovrebbero essere assunti dalle stesse. Come si applicheranno allora – si chiede il consigliere – queste riserve, visto che il bando prevede solo posti, per questo profilo, nei Comuni? E ancora, come si applichera’ la riserva del 50 per cento nei Comuni in cui e’ previsto un solo posto ai fini dell’assunzione? Infine mi chiedo se la commissione Ripam abbia esaminato i titoli di studio dichiarati dai vincitori e se essi siano gli stessi previsti dal regolamento comunale per l’accesso al profilo di istruttore direttivo amministrativo. Per ngelo Mancini siamo di fronte a “un pasticcio che alimentera’ nuovi ricorsi, che potrebbero rinviare tempi delle assunzioni, con ulteriori danni per l’avvio della ricostruzione, visto che attualmente gli uffici del genio civile della Provincia e gli uffici del Comune dell’Aquila sono sprovvisti di personale e l’esame delle migliaia di pratiche della ricostruzione e’ di fatto fermo”.
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