Le scosse e il massimo dell’approssimazione
L’Aquila – (di Vincenzo Vittorini, L’Aquila Che Vogliamo) – Nel comune aquilano si continua imperterriti con misure palliative sulla sicurezza che somigliano piú ad uno scarico di responsabilitá che a misure realmente orientate alla sicurezza dei cittadini. Lo spaccio di sicurezza consiste in 3 tende (per 50.000 abitanti!) e qualche cartello di indicazione per spogli, disorganizzati e a volte inaccessibili piazzali di “rifugio”.
Questo NON É UN PIANO DI PROTEZIONE CIVILE! Lo sanno bene il Sindaco e l’assessore alla protezione civile che proprio per questo continuano ad affidarsi alla scaramanzia con frasi come “non ce la tiremo” o “speriamo che finisca”. È la politica degli struzzi ! A L’Aquila i cittadini sono esposti ad un rischio reale!
Le risposte dell’amministrazione continuano ad essere inaccetabili semplicemente perchè inesistenti o farneticanti come il comunicato di oggi di sindaco e assessore: Cialente Riga. La proposta è che si faccia ció che è ampiamente previsto in tutto il mondo:
Esercitazioni, messa in sicurezza degli edifici pericolanti, definizione delle vie di fuga in centro storico e, dove non possibile, chiusura. In mancanza di questi provvedimenti elementari i diretti responsabili per ogni infortunio saranno Sindaco e Assessore: Cialente e Riga. Oggi raggiungiamo l’apoteosi dell’improvvisazione: l’assessore Riga dichiara che con tre persone in sole 2 ore ha verificato la sicurezza statica degli edifici del centro! Con una competenza fulminante Riga ha brevettato un nuovo metodo che dalla caduta di calciacci riesce a determiare la sicurezza di un edificio. Questo innovativo metodo di diagnosi verrá subito impiegato a Frosinone e poi a Los Angeles.
La pazienza degli aquilani è allo stremo. È necessario svegliarsi subito perchè, come abbiamo sperimentato, la sicurezza si costruisce prima e non dopo. Per salvaguardare l’incolumitá pubblica che si sta danneggiando con sconcertante perseveranza da 5 anni, dovremo chiedere in consiglio comunale la sfiducia di entrambi: Cialente e Riga. Non possiamo essere complici di costoro. Si vedrá chi sceglierá di esserlo.
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