TAR, una giustizia meno lenta


L’Aquila – NON E’ GIUSTO IL PROCESSO DALLA DURATA IRRAGIONEVOLE – (Foto: un’udienza al TAR) – Una cerimonia all’insegna della sobrieta’ e dell’austerita’ quella di apertura dell’ Anno giudiziario amministrativo. Il Presidente del Tar (Tribunale Amministrativo Regionale) Saverio Corasaniti si e’ soffermato innanzitutto sull’efficienza e sui tempi della giustizia amministrativa che comunque risultano meno preoccupanti rispetto ad altre giurisdizioni.
“Una giustizia ritardata e’ spesso una giustizia negata – ha detto il Presidente Corasaniti – e non puo’ essere un processo giusto quello palesemente irragionevole nella durata”. “Sono cose che ormai ci diciamo da decenni – ha sottolineato Il Presidente del Tar parlando dello stato della Giustizia amministrativa in Abruzzo – e speriamo di non doverle ripetere a lungo, d’altra parte credo che il sistema giudiziario cosi’ come quello scolastico, quello sanitario, sono perni di un Paese civile. Senza giustizia non ci puo’ essere ne’ civilta’ ne’ democrazia”.
Altro aspetto evidenziato da Corasaniti tanto da aver dedicato un capitolo a parte nella sua relazione, quello della collaborazione tra i magistrati amministrativi ed avvocati: “E fondamentale – ha aggiunto – io ho cercato di dare una impostazione da subito vietando per quanto possibile i rinvii perche’ abbiamo dei ricorsi del 2007, 2008, si arriva in udienza dopo che abbiamo studiato le cause e viene chiesto il rinvio e tutto questo tranne che per casi eccezionali non e’ ammissibile”. Per Corasaniti, il giudice amministrativo puo’ essere definito un giudice scomodo proprio perche’ soggetto istituzionalmente deputato a sindacare l esercito della potesta’ pubblica. In quanto tale il giudice amministrativo nel momento in cui forma il suo giudizio, si muove in un terreno delicato e difficile perche’ si incontra con le esigenze del pubblico interesse, superiore a quello del privato ma quando egli ha giudicato, nulla piu’ deve ostacolare il passo della giustizia, nulla piu’ deve intralciare l’ osservanza della sentenza ormai irrevocabile. Solo in tale ottica – ha continuato il Presidente del Tar – c’e’ la ragion d’essere del giudice amministrativo e della sua credibilita’ nell’imporre in attuazione dello Stato di diritto, il rispetto della legalita’ nell’agire pubblico. Diversamente il cittadino si sentira’ sempre piu’ abbandonato a se stesso ed incompreso”. In merito all’attivita’ svolta il Tar dell’Abruzzo ha registrato nel 2012 un aumento ulteriore dei ricorsi rispetto all’anno precedente: 812 contro i 794 del 2011. Nell’anno appena trascorso il Tribunale amministrativo regionale ha assunto 1061 decisioni oltre alle numerose pronunce cautelari. La materia piu’ dibattuta e’ stata quella dell’edilizia ed urbanistica con 210 ricorsi.


16 Febbraio 2013

Categoria : Cronaca
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