…in poche parole
(di Don Luigi Maria Epicoco) Il Vangelo di oggi, nella sua sintesi estrema ci ricorda che nella fede vigono le logiche dell’amore. Così come quando uno è innamorato e deve stare lontano da chi ama e per questo soffre, così è dei discepoli che quando sentono la lontananza da Dio, da Gesù, digiunano. Non è una penitenza punitiva ma espressiva, cioè è il tipico atteggiamento di chi perde persino l’appetito perchè sente la mancanza “dello sposo”, che per noi si tradurrebbe come una mancanza di senso. Quando ti viene tolta la percezione del senso della tua vita, quello è il tempo di digiunare, perchè il digiuno sposta l’attenzione dallo stomaco (cioè dai bisogno fisici), al cuore (cioè al bisogno di senso). E al fondo di questa attenzione possiamo ritrovare Dio. Attenzione però al digiuno come disagio alimentare, in quel caso non è la ricerca di un senso, ma un grido d’aiuto o un farsi male da soli. (Tracce di Parola 15.2.13) luigimariaepicoco@gmail.com
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