Sul vecchio campo sportivo Menti
Nereto – Marino Trabucco scrive: “In data 11 febbraio, congiuntamente al “Circolo della Rifondazione Comunista della Val Vibrata” , è stato inviato un esposto/segnalazione in forma scritta alla Corte dei Conti dell’Aquila ed alla Procura della Repubblica di Teramo riguardante l’iter amministrativo intrapreso dall’Amm.ne Comunale di Nereto per la eliminazione del vecchio campo sportivo “Romeo Menti”.
Sappiamo infatti che l’Amm.ne, con un iter molto snello e veloce avviato nell’estate 2012, ha approvato un progetto di riqualificazione dell’intera area per un importo complessivo di € 1.165.000, ben consapevole di non avere la copertura finanziaria per la realizzazione di tale opera; e tutta la cittadinanza è a conoscenza che, a parziale copertura dell’importo per la realizzazione dei primi due dei quattro lotti previsti, è ricorsa all’indebitamento con la Banca Tercas attraverso la contrazione di un mutuo ventennale di circa € 300.000.
Tale scelta – a detta del Sindaco Minora – si è resa necessaria perché la procedura sarebbe risultata più rapida rispetto a quello con la Cassa Depositi e Prestiti, e per la minor burocrazia.
NIENTE DI PIU’ FALSO!!!
Evidenziamo, intanto, che il Comune ha inoltrato richiesta di mutuo alla Banca Tercas in data 18 ottobre 2012 per vederselo accordato il successivo 20 dicembre, con un’attesa che si è quindi protratta per oltre due mesi, mentre l’erogazione con la Cassa DD.PP. sarebbe avvenuta in circa 15 giorni con procedure tutte online; l’iter con la Cassa DD.PP. sarebbe stato molto più snello ed agevole ma, soprattutto, al termine dei venti anni, la cittadinanza avrebbe potuto risparmiare qualcosa come 85.000 euro, che di questi tempi non sono pochi!!!
Ma quello che appare ancor più grave è che le Delibere di Giunta che approvano la contrazione del mutuo con la Banca Tercas recano in calce l’annotazione del Responsabile del Servizio Finanziario del Comune il quale evidenzia che la contrazione del prestito “NON garantisce il rispetto dei vincoli di finanza pubblica imposti dal Patto di Stabilità”.
Questo sta a significare, in sostanza, che tale operazione potrà compromettere i prossimi bilanci comunali, esponendo le casse Municipali ad un deficit difficilmente ripianabile, nella malaugurata ipotesi che venisse sforato il c.d. Patto di Stabilità, con tutte le gravissime conseguenze che ne deriverebbero per tutta la cittadinanza, così come prevedono le attuali disposizioni di legge vigenti (taglio drastico di quasi tutti i servizi attualmente erogati e vertiginoso innalzamento di tutte le imposte comunali).
Non va dimenticato, infine, che tale programma di riqualificazione è attualmente avversato da ben 1.923 cittadini firmatari di una nostra petizione consegnata nelle mani del Sindaco oltre due anni fa, la quale non ha prodotto nessun tangibile risultato.
Per i motivi sopra brevemente esposti, abbiamo quindi formalmente richiesto agli Organi competenti sopra richiamati di voler acquisire tutti gli atti emanati dall’Amm.ne in ordine all’oggetto e di volerne verificare la rispondenza alle finalità Istituzionali dell’Amm.ne stessa e, allo stesso tempo, di voler verificare la regolarità sullo svolgimento dei procedimenti soprattutto in ordine alla loro legittimità o meno.
E’ un atto questo che ritenevamo fortemente dovuto, soprattutto per dare una risposta a quella larga fetta di popolazione Neretese che, con la loro sottoscrizione, aveva chiesto un deciso stop al programma riqualificativo di quell’area che non è piaciuto sin dal suo inizio”.
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