Abruzzo: cresciamo grazie agli stranieri


Pescara – Al 9 ottobre 2011, data di riferimento del 15esimo Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, la popolazione residente in Abruzzo ammonta a 1.307.309 unita’. Sono i dati, riferiti dall’AGI, della situazione demografica nella nostra regione, che sta profondamente cambiando.
Rispetto al 2001, l’incremento e’ del 3,6%, da attribuire esclusivamente alla componente straniera. Infatti, nel decennio intercensuario la popolazione di cittadinanza italiana e’ diminuita di 1.775 individui (-0,1%) mentre quella straniera e’ aumentata di 46.692 unita’. Nel periodo intercensuario i maggiori incrementi di popolazione si rilevano nelle province di Teramo (+6,6%) e Pescara (+6,5%). Incrementi lievi si registrano nella provincia di Chieti (+1,5%) e in quella di L’Aquila (+0,3%). I dati sono stati diffusi nel corso del convegno tenutosi stamane presso la Prefettura di Pescara dal titolo “Il Censimento della popolazione 2011, risultati e processo di rilevazione in Abruzzo”.
In Abruzzo si contano 94,3 uomini ogni 100 donne (634.397 uomini, 672.912 donne). A livello territoriale si segnalano alcune lievi differenze: nella provincia di Pescara il rapporto di mascolinita’ scende al 92,4% (151.154 uomini, 163.507 donne), nella province di Teramo, L’Aquila e Chieti si attesta rispettivamente a 95,2% (149.424 uomini, 156.925 donne), 95,0% (145.340 uomini, 153.003 donne) e 94,5% (188.479 uomini, 199.477 donne). In 61 comuni, pari al 20% del totale, il rapporto di mascolinita’ risulta sbilanciato a favore della componente maschile; il valore piu’ alto si registra nel comune di Pietracamela, in provincia di Teramo, (133,8 uomini ogni 100 donne). Al contrario, si contano solo 67,8 uomini contro 100 donne a Montebello sul Sangro, in provincia di Chieti.
Dal 2001 al 2011 la percentuale di popolazione di 65 anni e piu’ e’ passata dal 20,5% (258.233 persone) al 21,7% (283.619 persone); era pari al 16,9% nel 1991 (211.370 persone). Anche i “grandi vecchi”, ovvero gli ultra 85enni, incrementano il loro peso sul totale della popolazione residente (dal 2,4% del 2001 al 3,2% del 2011). In particolare, si registra un aumento del 119,3% nella classe degli ultracentenari. Gli over 100 anni, infatti, erano 171 nel 2001 (31 maschi e 140 femmine) mentre nel 2011 ne sono stati censiti 375, con una percentuale di donne pari al 79,5% (298). La provincia di Chieti registra il maggior numero di ultracentenari (111, pari al 29,6% del totale).
Seguono la provincia di L’Aquila con 90 e quelle di Pescara e Teramo, entrambe attestate su 87. Nel 2001 era la provincia di Pescara a detenere il maggior numero di over100 (45, pari al 26,3% del totale); seguivano Chieti (43), Teramo (42) e L’Aquila (41). Nel corso degli ultimi dieci anni il numero di ultracentenari e’ quasi triplicato nella provincia di Chieti, con un incremento percentuale pari al 158,1%, ed e’ pressoche’ raddoppiato in tutte le altre province abruzzesi. L’eta’ media della popolazione residente in Abruzzo e’ di 44 anni. Il comune piu’ giovane e’ Santa Maria Imbaro, con una eta’ media di 39,7 anni, il piu’ vecchio e’ Schiavi di Abruzzo, dove l’eta’ media e’ di 63,8 anni. Sempre nel corso del convegno e’ emerso che dal 2001 a oggi la popolazione e’ aumentata in 107 comuni abruzzesi (35,1% del totale). La provincia di Teramo e’ l’unica in cui piu’ della meta’ dei comuni (25, pari al 53,2% del totale) ha registrato un incremento della popolazione. La provincia di Chieti detiene invece il primato del maggior numero di comuni (79) che hanno visto ridursi il numero di residenti. Seguono la provincia di L’Aquila (69) e quella di Pescara (28).
La popolazione residente in Abruzzo si distribuisce per il 29,7% nella provincia di Chieti, per il 24,1% nella provincia di Pescara, per il 23,4% nella provincia di Teramo e per il 22,8% nella provincia di l’Aquila. La provincia piu’ popolosa, Chieti, conta 387.956 residenti; quella con meno abitanti, L’Aquila, 298.343. In termini di popolazione, i cinque comuni piu’ grandi d’Abruzzo sono: Pescara (117.166 residenti), L’Aquila (66.964), Teramo (54.294), Chieti (51.484) e Montesilvano (50.413). I cinque comuni piu’ piccoli sono invece: Montelapiano (80 residenti), Montebello sul Sangro (99) e Roio del Sangro (103) in provincia di Chieti, Carapelle Calvisio (85) e Santo Stefano di Sessanio (111) in provincia di L’Aquila. Nel corso dell’ultimo decennio la popolazione straniera residente in Abruzzo e’ piu’ che triplicata, passando da 21.399 a 68.091, con una crescita pari al 218,2%. La provincia di Teramo detiene la percentuale piu’ alta di stranieri residenti (28,9%), seguita dalla provincia di L’Aquila (27,6%) e da quella di Chieti (23,4%). Solo il 20,1% degli stranieri residenti in Abruzzo vive nella provincia di Pescara. La componente femminile, che prevale in tutte le province, rappresenta il 54,9% del totale degli stranieri, valore che sale al 57,8% per la provincia di Pescara. Il rapporto di mascolinita’, diminuito di 4 punti percentuali rispetto al 2001, e’ di 82,2 maschi ogni 100 femmine. In Abruzzo si registrano 52,1 stranieri ogni 1.000 censiti.
A livello territoriale la provincia di Teramo presenta l’incidenza piu’ elevata, con 64,3 stranieri ogni 1.000 censiti. Seguono la provincia di L’Aquila (62,9), quella di Pescara (43,5) e quella di Chieti (41,1). I comuni con l’incidenza piu’ elevata di stranieri sul totale della popolazione censita sono San Pio delle Camere, con 27,6 stranieri per 100 censiti, e Poggio Picenze con il 17,8%.


14 Febbraio 2013

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.