“Succubi del Comune e dell’Enel Gas”
L’Aquila – Scrive Massimo Mastracci di Alta Velocità : “U cittadino ha perso un ricorso presentato contro il Comune dell´Aquila e la Società Enel Rete Gas nel quale chiedeva la posa in opera e la riparazione della conduttura del gas per ripristinare l´allaccio presso la sua abitazione nel quartiere di Santa Maria Paganica a L´Aquila, prima che le strade vengano occupate e definitivamente ostruite dalle impalcature per l´imminente partenza dei lavori di ristrutturazione degli aggregati.
Il giudice del Tribunale Civile dell’Aquila ha negato al ricorrente l’allaccio del gas in centro storico, con procedimento cautelare, in quanto si avrebbe “l´estensione del rimedio giudiziario ad ogni altra vicenda comportante un ritardo nell´opera di ricostruzione, con l´effetto di rendere giudiziale l´intero intervento di ricostruzione dei comuni danneggiati dal sisma“.
La sentenza ci lascia completamente succubi e nelle mani di questa amministrazione comunale e di Enel Rete Gas che la rete del gas in centro storico l’hanno comunque riparata in alcuni punti, ma secondo criteri propri, presumibilmente di natura politica e clientelare, non tecnica o dettata da trasparenza amministrativa.
Più in generale lo scenario che si apre per la ricostruzione del centro storico dell’Aquila è quello che sarà esclusivamente il potere politico a decidere, come e quando far partire i cantieri e quali cittadini favorire per il rientro nelle proprie abitazioni, negando a tutti gli altri gli elementari diritti di cittadinanza; come ad esempio quello di poter avere a disposizione un combustibile economico ed efficiente come il gas metano”
L´Aquila, li 14/02/2013
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