Ricci su chiusura reparti Villa Pini – Angelini al contrattacco parla di complotto
Chieti – Il sindaco di Chieti, Ricci, e l’assessore comunale De Cesare hanno voluto questa mattina fornire spiegazioni sui provvedimenti di chiusura di alcune strutture di riabilitazione di malati mentali, in tutto quattro, che fanno capo al complesso sanitario privato Villa Pini. Per il sindaco, il provvedimento attuato è doloroso ma doveroso, in quanto da accertamenti mancherebbero persino le autorizzazioni e vi sarebbero numerose gravi irregolarità . La ASL provvederà a trasferire i ricoverati in altre destinazioni: nessuno, garantisce l’amministrazuione, sarà abbandonato a se stesso e le famiglie saranno comunque assistite. Sono allo studio idonee soluzioni e si sta anche pensando alla sorte dei lavoratori occupati nelle strutture oggi chiuse. E’ al vaglio anche l’inibizione nei confronti di Villa Pini di esercitare, da ora in avanti, attività relativa a cure di malattie mentali e di riabilitazione. Tutti a Chieti si chiedono a questo punto: se mancavano persino le autorizzazioni, chi e perchè si è tollerata da tempi immemorabili una situazione tanto grave e stridente? La gente vorrebbe che si individuassero responsabili presenti e passati e si appurasse perchè e in cambio di cosa fino ad oggi a Chieti e non solo tutti hanno taciuto e fatto finta di non sapere, cominciando dalle autorità cittadine. Il sindaco è sempre il responsabile della salute pubblica. Chi sa cosa hanno da dire i sindaci del passato. E chi sa se mai qualcuno porrà domande che potrebbero essere imbarazzanti per tutta la città che conta. O contava.
ANGELINI CONTRATTACCA – Il fondatore dell’impero sanitario privato di Villa Pini, Enzo Angelini, contrattacca e in una conferenza stampa con la figlia Chiara, che oggi amministra il gruppo, parla di congiura ai suoi danni. Respinge i provvedimenti del sindaco di Chieti, sostiene che tutto è regolare e che di tutto le autorità erano informate. Una congiura,l quindi, e nell’imminenza del processo a Del Turco e agli altri che le accuse di Angelini hanno mandato in galera. Cosa che ad Angelini pare significativamente sospetta. Per una delle strutture di riabilitazione psicologica chiusa, l’imprenditore è lapidario: vi sono stati accolti i degenti provenienti dalla struttura aquilana di Gignano, sgomberata per il terremoto. Tutti vengono assistiti in maniera corretta e legale. Contro il Comune saranno proposti ricorsi a 360 gradi.
(Nella foto:Il sindaco di Chieti Francesco Ricci, e sotto Enzo Angelini)
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