Protesta insegnanti precari cratere
L’Aquila – Un problema dentro un altro problema, ambedue enormi per gli insegnanti precari dei centri inclusi nell’area aquilana e nei paesi del cratere sismico. Oggi manifestazione di protesta dei precari della scuola, presso l’istituto tecnico industriale ITIS. I tagli governativi prevedono 1.100 “esecuzioni”, delle quali poco meno della metà riguardano gli insegnanti di sostegno, dei quali ci sarebbe un estremo bisogno specialmente oggi, in una zona in cui anche i ragazzi hanno subito profondi traumi dovuti al terremoto. Invece, tagli spietati e in pochi sperano nel cosiddetto “decreto salvaprecari” promesso dal Ministro Gelmini. La protesta è stata supportata dal consenso unanime di tutti i sindacati, secondo i quali la situazione è semplicemente inaccettabile e il salvaprecari potrà essere utile, quando arriverò, per alcuni precari, non per tutti: vittime inevitabili. E situazioni di estrema, assurda gravità : professori che insegnano, da precari e quindi con nomine da rinnovare ogni anno e ansie conseguenti, da ben 22 o 23 anni, oggi rimasti disarcionati. All’improvviso, terremotati che magari si sono salvati dalle macerie e dai crolli, ma non dai tagli del governo. L’emergenza nell’area aquilana non ha convinto il governo a usare misure diverse magari proprio nella zona colpita.
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