PRC: ecco perchè usciamo dalla giunta aquilana, il vaso era colmo da tempo


lattanzi-antonio-comuneL’Aquila – Fabio Pelini, segretario di Rifondazione comunista, spiega: “L’uscita del PRC dalla giunta Cialente non è il frutto di un litigio tra Antonio Lattanzi e il direttore generale del Comune de L’Aquila: questo episodio non ha fatto altro che far traboccare un vaso già colmo. Le ragioni per cui crediamo fallito il centrosinistra che due anni fa tante speranze aveva suscitato in una comunità prostrata da nove lunghissimi anni di regno della destra, sono tutte politiche e molto profonde, e si articolano su due livelli. Il primo livello è quello politico-amministrativo: è mancata una collegialità nelle scelte assunte da questa amministrazione, tanto che più volte ci siamo trovati ad apprendere dalla stampa o in giunta con il piatto già apparecchiato alcune scelte fondamentali per le prospettive di questa città.
Condivisione delle scelte che è mancata, tanto per fare alcuni esempi, con la nomina di Tancredi a commissario per la ricostruzione del centro storico (poi fortunatamente rientrata); nel rinnovo dei cda delle municipalizzate, con il caso emblematico della nomina di un amministratore delegato all’AFM; in molte delibere sulla programmazione urbanistica di questa città. Rifondazione Comunista non ha mai chiesto nulla in termini di posti ed occupazione del sottopotere amministrativo: credeva, forse ingenuamente, che un sindaco con la storia politica di Cialente potesse rappresentare davvero una discontinuità con i metodi clientelari delle giunte Tempesta; ci siamo sbagliati, ed oggi dobbiamo constatare che ai vertici della macchina amministrativa ci sono sempre gli stessi nomi da 15 anni, qualunque coalizione governi, in nome di poteri più forti e difficilmente scalfibili.
Il secondo livello è quello relativo alla fase post-sisma: il sindaco è stato del tutto subalterno ed accondiscendente al modello imposto da Governo e Protezione Civile: un modello centralizzato e autoritario, che ha espropriato gli enti locali al solo obiettivo di dare risalto mediatico all’efficienza del premier. A L’Aquila sappiamo tutti come sta andando: il progetto C.A.S.E. basterà per una minoranza di cittadini rimasti senza un tetto e, se non si interviene alla svelta con nuovi M.A.P. e la requisizione delle case sfitte (proposte fin dall’inizio portate dal PRC e dai comitati cittadini), la guerra tra i poveri in atto finirà per acuirsi. E’ sintomatico per comprendere a fondo la debolezza di proposta politica di questo centrosinistra la sciagurata ipotesi di giunta di salute (malattia) pubblica che gira in questi giorni e che pare prossima a decollare: di fronte allo stallo si risponde con il politicismo più esasperato e cioè quello di mettere dentro tutti, pur di rimanere in sella.
Al PRC il potere per il potere non interessa ed è per questo che andiamo fieramente all’opposizione”. (Nella foto: L’assessore dimissionario Antonio Lattanzi)


23 Settembre 2009

Categoria : Politica
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