Nei fanghi del porto tutti sono naufraghi


Ormai non ci crede davvero più nessuno, quindi le autorità pescaresi evitano l’argomento. Da un anno il porto è chiuso, il dragaggio non comincia e i soldi non arrivano. I marinai sono allo stremo, la città è allibita di fronte ad una storia che nessuno, neppure i più pessimisti, credeva possibile. Invece la storia c’è e nei fanghi del porto è naufragata ogni credibilità, ogni rispettabilità di istituzioni e politica. Semplicemente, non riescono a fare ciò che è assolutamente normale, cioè dragare i fondali di un porto canale. Cosa che – siamo al colmo del ridicolo o del tragico, come preferite – negli altri porto anche abruzzesi regolarmente avviene.
Oggi, 10 febbraio, qualcuno ha fatto circolare tramite gli accoglienti schermi della tv l’ennesima notizia: la draga è in arrivo! Sarebbe partita da Rimini e, dopo aver solcato l’Atlantico e il mar dei Sargassi, doppiato capo Horn e sfidato le acque artiche, nonchè attraversato tra mille tentazioni il mare delle sirene a tette nude, potrebbe arrivare domani a Pescara e posizionarsi. Salvo il maltempo, però. E i soldi? Bene, quelli arriveranno, bisogna sbloccarli, navigare tra carte e regole, burocrati occhiuti e austeri uffici istituzionali. Ma arriveranno. Quando? Non esageriamo: pretendere pure di sapere quando è arroganza, e prepotenza da parte dei cittadini. Che diavolo, addirittura vogliono sapere quando… Non se ne può più con queste pretese spocchiose. Arriveranno, e basta.



10 Febbraio 2013

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.