C5, i Delfini sempre più in basso
Pescara – (ore 00,25) – I delfini precipitano sempre più in basso in un volo scomposto che sembra non avere più fine. Va così e cresce il disappunto della società biancazzurra sempre più delusa dai risultati fin qui conseguiti nonostante i grandi sforzi economici profusi. Partenza choc per il Pescara, già privo del trio di squalificati Nicolodi, Ghiotti, Davì e costretto a dover rinunciare sin da subito a Bruno, per una forte distorsione al ginocchio destro, appena pochi attimi dopo aver incassato il solito gol taglia gambe ad inizio di gara.
Due colpi durissimi che avrebbero fatto stramazzare a terra un toro ma che i delfini cercano di attutire aggrappandosi alla partita come possono. Il particolare momento psicologico blocca le gambe della squadra di Patriarca, incapace per tutto il resto del tempo di alzare i ritmi di gioco, nella paura di scoprirsi e di incassare altre reti. Da parte sua nemmeno gli ospiti forzano più di tanto, giocando in attesa e attendendo il momento propizio per colpire. Jukic e Zaramello pertanto non sono chiamati a grandi interventi, anche se in un paio di occasioni i biancazzurri avrebbero la possibilità di impattare. Del tutto inattesa è quindi a tre minuti dalla fine la seconda segnatura dell’Acqua&Sapone ad opera del siciliano Ficili, che su azione d’angolo realizza a porta sguarnita. Un’altra amnesia difensiva pagata a prezzo carissimo dai pescaresi che sistematicamente incassano gol ad ogni errore.
Ben diversi sono invece i contenuti della ripresa che riscattano la pochezza dello spettacolo messo in campo dalle due squadre nella prima frazione. Gli angolani partono in quarta per chiudere il match ed avrebbero le occasioni per farlo ma le divorano con Silveira ed Hector. Il Pescara alza finalmente la velocità delle sue giocate, scrollandosi di dosso tutte le paure e rispondendo colpo su colpo agli avversari. La partita si fa finalmente spettacolare e a 12′ dalla fine si riapre improvvisamente grazie ad un recupero di Canabarro che ruba palla e dopo aver triangolato con Morgado conclude in rete battendo Zaramello. Zanchetta un minuto dopo avrebbe la possibilità di riportare la sua squadra sul doppio vantaggio ma si fa parare un tiro libero da Jukic. Le occasioni fioccano da una parte e dall’altra, Sampaio sfiora il pareggio, De Luca salva sulla line con una spettacolare rovesciata e Zanchetta alla disperata sventa un tiro a colpo sicuro di Fabiano. Si gioca sul filo del rasoio e il destino della gara si gioca ormai alla roulette. Non è certo un momento fortunato per i padroni di casa e infatti un uomo esperto e navigato come Schurtz commette una leggerezza imperdonabile, facendosi sottrarre la palla da Murillo che lanciato a rete prima coglie il palo e poi realizza sulla ribattuta. Il disperato attacco dei pescaresi non sortisce che un palo, colpito da Canabarro. È la sesta sconfitta dei biancazzurri nelle ultime sette gare, una sconfitta forse ancora più amara di altre e che porta adesso gli uomini di Patriarca a cinque lunghezze dalla zona playoff. Incredibile ma vero …crudelmente vero!
PESCARA-ACQUA&SAPONE FIDERMA 1-3 (p.t. 0-1)
PESCARA: Jukić, Leggiero, Fornari, Bruno, Fabiano, De Luca, Canabarro, Schurtz, Sampaio, Marcone, Morgado, Cellini All.: Patriarca
ACQUA&SAPONE FIDERMA: Zaramello, Chaguinha, Hector, Delpizzo, Zanchetta, Ficili, Silveira, Murilo Ferreira, Giansante, Tatonetti, Coco Schmitt, Montefalcone All.: Bellarte
MARCATORI: 3’02’’ Coco Schmitt (AS), 17’07’’ Ficili (AS) del p.t.; 7’49’’ Canabarro (P), 15’13’’ Murilo Ferreira (AS) del s.t.
AMMONITI: Leggiero (P), Delpizzo (AS), Sampaio (P), Morgado (P), Hector (AS), Murilo Ferreira (AS), De Luca (P), Zanchetta (AS)
ARBITRI: Mario Filippini (Roma 1), Francesca Muccardo (Roma 1), Gianfranco Di Padova (Termoli) CRONO: Catia Ciocca (Campobasso)
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