Lavoro, ASM condannata
L’Aquila – Elia Serpetti (UGL ASM) scrive: “Il Giudice del Lavoro ha condannato ancora la ASM per il mancato riconoscimento del giusto livello retributivo per due operatori e per una impiegata. I tre lavoratori, rappresentati dall’avv. Vincenzo Santucci per conto dell’Ugl Igiene Ambientale, erano stati costretti a ricorrere alle vie legali per farsi riconoscere diritti negati. L’azienda, pur in presenza di macroscopiche inadempienze, non ha mai voluto accettare un confronto con la UGL mirato alla risoluzione bonaria della vertenza. Analoga circostanza si è già verificata in precedenza con un operaio addetto al lavaggio mezzi che, pur avendo vinto due gradi di giudizio che ne confermavano l’assunzione, ha visto l’Asm ricorrere in cassazione.
Tale atteggiamento stoicamente integralista della Asm stride, però, con la volontà della stessa di voler trovare, in questi giorni, un accordo transattivo con tre persone che rivendicano l’assunzione a tempo indeterminato poiché vinsero un concorso che prevedeva, affinchè ciò si potesse realizzare, la gestione da parte dell’azienda del servizio della Tarsu. Servizio che a tutt’oggi l’Asm non gestisce. Fabiani deve spiegare alla collettività , e non solo ad essa, perché nella totalità dei casi decide di dirimere le vertenze in Tribunale e nel caso dei tre nuovi impiegati da assumere vuole trovare un accordo a tutti i costi prima della sentenza”.
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