“Aria e veleni, intervenga la Procura”
Pescara – TRE CONSIGLIERI DEL PD TORNANO A SOLLEVARE UN PROBLEMA – (di Stefano Leone) – Uno dei problemi fondamentali per la qualità della vita dei cittadini è, senza alcun dubbio, la qualità dell’aria che si respira negli agglomerati urbani, soprattutto in quelli, e Pescara lo è, con una notevole densità abitativa e con una mole di traffico veicolare molto sostenuta. Del problema sono tornati a parlarne tre consiglieri comunali del Pd in Comune. Antonio Blasioli, Florio Corneli e Giuliano Diodati. Nella disamina esposta, i tre componenti il Consiglio comunale, partono dati Arta, i quali, a consuntivo sulla qualità dell’aria del 2012 e di questo inizio 2013 descrivono una situazione allarmante,
“…ma ciò che più preoccupa – dicono Blasioli, Corneli e Diodati – è il silenzio e l’inattività dell’amministrazione comunale rispetto a questi dati preoccupanti”.
“Arrivano costanti ormai da quattro anni, – affermano -, le preoccupazioni di tanti soggetti pubblici e privati. A parte gli allarmi e le proposte del PD, vogliamo ricordare quelle del WWF e dell’associazioni ambientaliste, dell’Arta e del Primario di neurofisiopatologia di Pescara Gaetano Silvestre e del Pediatra ematologo Alessandro Di Marzio, oltre a quelle della stampa locale che con coscienza e continuità mettono in risalto il pericolo grave per la salute dei nostri concittadini, ma nessuno riesce a schiodare l’Amministrazione Comunale dal torpore. A questo punto, considerato che l’Amministrazione è insensibile alle nostre interrogazioni e mozioni e che diserta l’attività delle Commissioni consiliari non resta che appellarci alla Procura di Pescara perché esamini questo problema e, come fatto per altre città, metta sotto la lente d’ingrandimento le omissioni gravi del Comune di Pescara rispetto all’emergenza ambientale che viviamo”.
Alcune di queste omissioni le vogliono ancora una volta ricordare come già fatto, ad esempio, in una conferenza di fine gennaio scorso.
“Alcuni Comuni alle prese con l’emergenza polveri, in misura meno emergenziale rispetto alla nostra, hanno adottato in Giunta degli specifici Piani che entrano in funzione in automatico al verificarsi dell’emergenza. Piani la cui operatività scatta per i primi tre mesi dell’anno e gli ultimi due al verificarsi dei primi superamenti. A Pescara queste misure sarebbero dovute scattare in automatico se si pensa che ci sono stati già molti superamenti nel primo mese dell’anno, ma il Comune di Pescara non ha un Piano e la Regione Abruzzo si disinteressa della cosa. L’art. 18 del D. Lgs. 155/2010 – aggiungono i tre consiglieri comunali – prevede un ulteriore obbligo per i Comuni e le Amministrazioni in generale. L’obbligo di informazione del pubblico sulla qualità dell’aria e sui Piani della qualità e i Piani di azione e questo obbligo, dev’essere assolto con la televisione, la stampa, le pubblicazioni, i pannelli informativi. Questo obbligo è completamente disatteso dal Comune di Pescara che non pubblica i dati dell’aria sul proprio sito, non effettua comunicazione televisiva né a mezzo stampa, ha spento l’unico pannello informativo esistente e soprattutto disattende l’obbligo di informare i cittadini in caso di più superamenti consecutivi”.
Alla luce di quanto esposto, i tre consiglieri del Pd pongono alcune domande quali: – Qualcuno ha assistito alla comunicazione che nei primi 11 giorni dell’anno ci sono stati ben 10 superamenti? – Le famiglie sono state avvertite? – Sono state avvertire le scuole e gli ospedali? Dunque, accanto ai Piani per l’emergenza vi sono le misure di lungo periodo che devono tendere alla realizzazione di arterie e infrastrutture tese a fluidificare il traffico, ed l’elaborazione, in collaborazione con i Comuni vicini come i Piani della Mobilità di area vasta. “Pescara – concludono Blasioli, Corneli e Diodati -, manca di un Piano della Mobilità di area vasta, manca di un Piano Traffico e manca di un Piano per contrastare l’emergenza polveri. Manca della consapevolezza che le statistiche hanno dimostrato che nelle città la mortalità per le poveri sottili è di 9000 decessi a fronte di 6500 decessi per sinistri stradali.
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