Il fotovoltaico? Luce anche sull’archeologia


Celano – PRIMA DI SCAVARE SONDAGGI DI “ARCHEOLOGIA PREVENTIVA” – Progresso e antichità remota, fotovoltaico e vestigia di un’antichissima civiltà che appartenne ai popoli marsicani e ai celanesi in particolare, sulle sponde di un antico lago, il Fucino. La prova che, se si vuole davvero e si applicano le leggi correttamente, anche da un impianto energetico si possono trarre vantaggi culturali di grande profilo. Domenica 10 febbraio, alle ore 11,00, presso il Castello Piccolomini, si svolgerà l’incontro “Impianto fotovoltaico e scoperte archeologiche. I risultati della campagna di scavi preventivi in località Pratovecchio di Celano”, organizzato dal Comune in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo. All’incontro parteciperà il Sindaco sen. Filippo Piccone, e la dott.ssa Emanuela Ceccaroni, funzionario archeologo della Soprintendenza. Saranno illustrati i primi risultati della campagna di scavi archeologici preventivi, svolti nell’ambito della realizzazione dell’impianto fotovoltaico in località Pratovecchio, nonché le modalità di intervento adottate e le scelte effettuate.
A partire da giugno 2011 il Comune di Celano ha avviato la procedura dell’archeologia preventiva, che prevede la realizzazione di una serie di indagini, anche in aree non sottoposte a vincolo archeologico, prima della esecuzione di opere pubbliche. Su tutta la superficie interessata dall’impianto, sono stati effettuati circa seicento saggi di scavo, che hanno consentito di individuare, in alcuni settori, resti di un insediamento di epoca preistorica e una necropoli di epoca romana (I-III sec. d.C), della quale sono state scavate 230 tombe. L’intervento archeologico dovrà essere terminato nei prossimi mesi, prima dell’avvio dei lavori di realizzazione dell’impianto, in modo da poter concludere il recupero di tutte le emergenze; la procedura adottata ha mostrato le grandi potenzialità esistenti nella proficua collaborazione tra istituzioni pubbliche, particolarmente necessaria ed auspicabile in un territorio complesso e ricco come la Marsica, in cui il rispetto delle competenze e dei ruoli garantisce la tutela del patrimonio archeologico.
Una selezione dei reperti recuperati è già esposta nella mostra “Dall’acqua e dal sole. Recenti scoperte archeologiche nella Marsica”, allestita dalla Soprintendenza presso la sezione archeologica del Castello di Celano; alle ore 12,00 di domenica, dopo l’incontro, è in programma anche una visita guidata alla mostra. Al momento sono presentati alcuni corredi femminili, costituiti da monili in oro – orecchini, anelli, collane – provenienti da tombe di giovani donne; di particolare suggestione è una laminetta in oro, trovata arrotolata, con l’incisione di una probabile formula magica che accompagna una fanciulla nel suo viaggio eterno.
La mostra sarà prorogata fino al 1° aprile per consentire una più ampia divulgazione dei risultati raggiunti dall’archeologia preventiva, che ha permesso il recupero di importanti testimonianze della storia millenaria di Celano e del suo territorio, per le quali il Comune, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo stipuleranno un accordo per ulteriori iniziative di valorizzazione, tra cui l’esposizione permanente di tutti i reperti.


07 Febbraio 2013

Categoria : Storia & Cultura
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