Governare dopo febbraio? Impossibile…
Pescara – Scrive Pescara capoluogo d’Abruzzo: “Esattamente un mese fa l’analisi preventiva del “post-voto” del presidente di Pescara Capoluogo d’Abruzzo, Roberto Santuccione. Oggi lo spettro di un “risultato greco” prende consistenza anche tra i politici di professione. A Pescara c’è un “grande veggente”? Sicuramente no ma c’è qualcuno che, un pizzico di buon senso e di conoscenza dell’elettorato, ha previsto lo scenario che si sta delineando sin dal 7 gennaio, cioè quando si parlava ancora di debalce del Cavaliere e di un trionfo di Bersani e soci.
“Col senno di poi è facile fare previsioni – scherza Roberto Santuccione sulla pagina ufficiale del movimento biancazzurro – Ma noi la previsione l’abbiamo messa nero su bianco un mese fa esatto ed il blog è li, testimone oculare. All’epoca nessuno prevedeva una rimonta di Berlusconi, nessuno pensava allo scandalo MPS e nessuno immaginava una rimonta di Grillo. Insomma sembrava scontata una vittoria del PD senza stampelle. Oggi, quello che sembrava impossibile sia ai politici di professione che agli addetti ai lavori, è realtà tangibile: si dovrà tornare al voto in autunno”.
Di seguito l’intervento del presidente di Pescara Capoluogo d’Abruzzo sul blog ufficiale del movimento biancazzurro:
Analisi preventiva del “post-voto” del presidente di Pescara Capoluogo d’Abruzzo, Roberto Santuccione.
Che il bipolarismo sia ormai seppellito non c’e’ dubbio. Che la frammentazione che si profila all’orizzonte sia anche maggiore di quella della prima Repubblica, è una certezza.
Allo stato attuale, in campo ci sono talmente tante forze e tutte con diversi leaders tra loro incompatibili che, pensare alla possibilità di formare un governo nazionale, sarebbe puro esercizio di fantasia.
Vogliamo dare un’occhiata a numeri, sondaggi, ideologie e programmi?
PD + SEL 30/35%
PDL + LEGA + GS 25/30%
M5S 20/25%
MONTI 10/12%
INGROIA 5%
Tralasciamo, al momento gli outsiders e soffermiamoci sui “big”, decisivi per la formazione di qualsiasi governo.
PD e PDL non possono allearsi, il M5S puo’, al massimo, allearsi con INGROIA e contare, nella migliore delle ipotesi, su un 30% dei seggi. Un po’ pochini per governare.
In extremis il PD potrebbe cedere alla tentazione di corteggiare l’amico-nemico Monti ma con SEL dentro la vediamo alquanto dura. E seppure Bersani riesce a fare l’alchimia di mettere insieme gli integralisti cattolici e Vendola, i numeri risultanti dall’orgia non consenturebbero una maggioranza tale da essere chiamati dal Colle.
Quindi, carissimi amici, prepariamoci a rivotare a novembre”.
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