Magie e urne: firmato decreto ricostruzione


L’Aquila – - La ricostruzione comincia? Guarda caso, annuncio e firme oggi, a pochi giorni dalle urne. Miracoli pre-elettorali: si firmano carte che dovrebbero dare il via (dopo quattro anni non è certo un atto celere e sollecito…) alla ricostruzione, benchè il condizionale sia d’obbligo. Gli aquilani crederanno a politici e ad altri (che talvolta si avvicinano ai politici nei momenti cruciali) quando la ricostruzione del centro la vedranno in atto, con molti cantieri in centro e cartelli che dicano quando si comincia e quanso si finisce ogni intervento, quanto costa, chi paga, chi richiede l’intervento e tutto quanto costituisce un quadro di reale chiarezza e trasparenza. Per ora siamo agli annunci, e altri ne sentieremo sicuramente prima del 24 febbraio. Annunci da Monti (che è leader di un movimento ed è anche candidato, stranezze della politica italiana) e sorrisi dal capo dei costruttori, l’aquilano Frattale, appena qualche settimana fa distintosi alla guida di uno stuolo di impresari e costruttori con l’acqua alla gola perchè non vengono pagati per i lavori svolti anche da due anni. Dalla carta bollata (minacciata) ai sorrisi.
Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, ha firmato oggi – si apprende stasera – il DPCM che definisce nuove procedure per il riconoscimento dei contributi per la ricostruzione privata dell’Aquila e degli altri Comuni del cratere danneggiati dal sisma del 6 aprile 2009. Lo conferma il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca. Il documento, in particolare, introduce il metodo parametrico per la concessione degli indennizzi nei centri storici, uno strumento che potra’ consentire di accelerare l’iter nell’erogazione dei rimborsi e ottenere un maggiore risparmio rispetto alla precedente procedura che, in ogni caso, non sara’ annullata. L’adesione al nuovo procedimento, infatti, sara’ frutto di una scelta volontaria dei cittadini interessati, come previsto nel decreto attuativo che riguarda la citta’ di L’Aquila. Sono tre le principali caratteristiche del metodo parametrico una volta a regime: Calcolo dell’indennizzo.
Quest’ultimo sara’ determinato a seguito di una analisi degli edifici effettuata dai progettisti con il supporto della cosiddetta “scheda progetto”, da cui saranno rilevati gli elementi per comprendere il danno e la vulnerabilita’ dei fabbricati. Da tali parametri verra’ stabilito l’ammontare dell’indennizzo, fissato in quattro livelli progressivi. I rimborsi, inoltre, potranno subire maggiorazioni, anche fino al 100%, qualora l’immobile presenti particolare pregio storico-architettonico in ragione di vincoli paesaggistici (Intesa Comune Aquila e MiBAC) o ai sensi della Legge 1089 del 1939 “Tutela delle cose d’interesse Artistico o Storico”. Per gli “edifici di pregio” sono previsti aumenti fino al 60%. La determinazione dell’indennizzo avverra’ – per gli altri Comuni del cratere – attraverso la predisposizione di una scheda parametrica da parte del competente Ufficio speciale di rifermento. Programmazione degli interventi. La trasmissione del progetto e della richiesta di indennizzo sara’ articolata in due fasi. La prima consistera’ nel trasferimento, entro il 2013, della “scheda progetto” al Comune, anche per consentire di pianificare gli interventi in base alla disponibilita’ dei fondi e altri criteri. Seguira’, poi, la seconda parte del progetto, da redigere nell’anno in cui verra’ finanziato l’intervento e che potra’ essere aggiornato alle reali condizioni di danno-vulnerabilita’ e di costo vigenti al momento del finanziamento. Istruttoria. Nel caso in cui gli importi richiesti dai privati siano inferiori all’indennizzo limite concedibile, cosi’ come rilevato dalla “scheda progetto”, l’istruttoria non sara’ incentrata sull’analisi dell’entita’ finanziaria, ma principalmente sui requisiti di sicurezza sismica, adeguamento energetico, rispetto delle prescrizioni per la tutela del patrimonio edilizio, etc. Se, al contrario, gli importi richiesti supereranno l’indennizzo limite concedibile, e’ prevista una verifica puntuale dei costi. Il testo del Dpcm, in attesa di registrazione da parte della Corte dei Conti, e’ disponibile sul sito www.coesioneterritoriale.gov.it


07 Febbraio 2013

Categoria : Cronaca
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