Calendario alchemico a Spoltore


Spoltore – Argomenti suggestivi e affascinanti, molto in voga oggi. La riscoperta del ‘Calendario Alchemico’ attraverso lo studio del Portale della Chiesa di Santa Maria a Mare di Giulianova, un viaggio nella storia e nella mitologia, tra immagini sacre e profane, alla ricerca dell’autore di una straordinaria reminiscenza della tradizione che proietta l’osservatore indietro nel tempo, tra rimandi e allusioni simboliche avvalorate dall’interesse dei maggiori studiosi d’arte e d’antropologia italiani. E’ l’incontro promosso dall’Associazione Fontevecchia di Spoltore, presso la Sala Polivalente di Borgo Case Troiano, in occasione della celebrazione di San Biagio, e che ha visto protagonista la professoressa e antropologa Maria Concetta Nicolai che ha presentato la sua ultima fatica letteraria, ‘Calendario Alchemico Santa Maria a Mare di Giulianova’. Presenti all’incontro, oltre a studiosi, anche l’architetto Michele Lepore, il professor Francesco Stoppa e il professor Valentino Ceneri.
“Quello che più negli anni ha suscitato interesse è la singolarità delle sculture scolpite sul portale dell’edificio sacro – ha spiegato l’antropologa Nicolai – di cui non svelerò i ‘segreti’, ma cercherò solo di fornire delle chiavi di lettura e di interpretazione, come hanno fatto molti studiosi che si sono impegnati nel tentativo di sciogliere i nodi del simbolismo delle figure che vi sono rappresentate”.
Diciotto le sculture sottoposte nel corso dei secoli a indagini storiche; per alcuni si trattava di avanzi di edifici pagani, per altri, al contrario, quelle figure andavano ricondotte al proprio tempo e all’autore, Raimondo del Poggio, e quindi sono riconducibili al periodo dell’arte meridionale italiana che precedette il Rinascimento. Ignazio Gavini ha attribuito quell’opera alla scuola atriana, facendo leva sulla presenza di due opere in pietra da taglio di diversa importanza, un capitello dell’aula e il portale della facciata, simile a quello pennese di Colleromano. E quello che più suscita curiosità e mistero è l’interpretazione simbolica delle immagini racchiuse nei 18 quadri, dall’aquila con le ali spiegate, l’uccello della luce, simbolo della rinnovata giovinezza che rappresenta lo stato di iniziazione alchemica, che prevede il passaggio attraverso il fuoco e l’acqua; e poi la Salamandra, simbolo in alchimia della pietra incandescente; e poi il mostro, che rappresenta la ‘prova’ che il mista deve affrontare prima di addentrarsi nel Giardino della Conoscenza. Un portale che, come un calendario, si apre con il primo segno dello zodiaco, l’Ariete, e si chiude con l’immagine dell’Acquario, emblema di solidarietà e di percezioni spirituali, e, oltre a concludere il ciclo solare, l’Acquario è la metafora delle affinità elettive e della vita liberata in una sfera universale. L’incontro si è concluso con il dono dei Taralli della tradizione di San Biagio sull’altare della chiesetta della Santissima Trinità.
“Ancora una volta – hanno spiegato i responsabili dell’Associazione – obiettivo dell’incontro è stato quello della riscoperta delle tradizioni e dei costumi delle nostre terre, partendo, questa volta, dai simbolismi rintracciabili su un portale che ci racconta di quei miti e quelle gesta che pure hanno toccato l’Abruzzo in epoche lontanissime, la cui memoria va però gelosamente custodita e tramandata”.


07 Febbraio 2013

Categoria : Cultura
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