Terremoto, danni metabolici agli aquilani


Chieti – Per molti cittadini aquilani il terremoto ha significato lasciare la propria casa per adattarsi ad una vita completamente diversa, nelle tende o negli hotel. Uno stravolgimento, un ritrovarsi sradicati dalle proprie abitudini, precipitare in situazioni completamente nuove. Gli effetti di questi cambiamenti non sono solo psicologici, ma possono riverberare sul nostro organismo e modificare i fattori determinanti per la salute metabolica e quindi cardiovascolare.
Lo ha evidenziato una ricerca nata dalla collaborazione tra l’Universita’ Gabriele d’Annunzio, i Laboratori di ricerca della Fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso ed il Nucleo di farmacisti Volontari della Protezione civile.
Pubblicato sulla rivista internazionale Nutrition, metabolism and cadiovascular diseases, lo studio ha letteralmente portato la ricerca scientifica sul terreno, tra la gente del terremoto. Nei mesi successivi al sisma, infatti, un camper specificamente attrezzato con a bordo medici e farmacisti volontari ha visitato la zona dell’emergenza offrendo una serie di analisi e misurazioni, effettuate con la collaborazione di Roche Diagnostic e Voden Medical. Dal peso alla circonferenza addominale, dal colesterolo alla glicemia, dalla pressione arteriosa alle abitudini alimentari, sono stati raccolti molti dati sui 278 cittadini che hanno partecipato volontariamente. Tutte le informazioni sono state quindi messe a confronto con quelle ottenute in popolazioni non colpite da alcuna catastrofe, in particolare i partecipanti al Progetto Moli-sani, condotto in Molise. “I risultati – dice Assunta Pandolfi, Direttore dell’Unita’ operativa di Fisiopatologia Vascolare del Dipartimento di Scienze Sperimentali e Cliniche nell’Universita’ ‘Gabriele D’Annunzio’ – mostrano come il gruppo studiato presenti una percentuale piu’ alta di Sindrome Metabolica. La prevalenza di tale quadro nel campione di aquilani e’ infatti risultata del 50%, contro un 30% dello studio Moli-sani e poco meno (27%) rispetto ai dati dell’Istituto Superiore di Sanita’ relativamente alle popolazioni del centro-sud e isole”.


06 Febbraio 2013

Categoria : Scienze
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