Mia Casa, appello a Barca
L’Aquila – Il Mia Casa d’Abruzzo ha inviato una nuova “Lettera aperta” al Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca per chiedere di convocare a L’Aquila un “incontro di riflessione e di lavoro” tra i “soggetti attuatori” e le famiglie di Inquilini e Assegnatari delle Case ATER e del Comune dell’Aquila, per una più rapida ed effettiva ricostruzione “pesante” e per la messa in sicurezza antisismica della Edilizia Residenziale Pubblica.
“A ormai 4 anni dal terremoto – dice una nota del Mia Casa – l’ATER dell’Aquila ha avviato e, in parte, appaltato e completato, 94 interventi per la riparazione e ricostruzione “leggera”, mentre il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche è sostanzialmente “bloccato” nell’opera di ricostruzione “pesante”.
L’intero patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica presenta, ancora oggi, una situazione “drammatica e di non facile identificazione”, mentre gli inquilini ancora sfollati devono versare direttamente dal Comune dell’Aquila un “anomalo e strano” canone di compartecipazione alle spese di gestione e manutenzione degli alloggi dei Complessi C.A.S.E. e M.A.P., Fondo Immobiliare e Affitto concordato.
A tutte le famiglie inoltre, sono pervenute richieste “aggiuntive” di pagamento di ingenti somme “arretrate” per consumi “misti” e per servizi condominiali non opportunamente e singolarmente specificati e verificati.
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