Vecchia politica e schemi obsoleti
Pescara -Nei prossimi giorni il documento sottoscritto dalle associazioni Presenza Popolare, Pescara Futura e Futuro In, sarà oggetto di un primo incontro/dibattito per individuare punti e tematiche da offrire ad un più ampio confronto per costruire un programma di fine mandato in grado di esprimere un segnale forte a quanti auspicano il cambiamento come condizione per il necessario rilancio del centrodestra. Lo rendono noto Gianfranco Giuliante, Angelo Di Paolo e Riccardo Chiavaroli (foto).
Presenza Popolare, Pescara Futura e Futuro In (Associazioni in movimento) nel documento scrivono: “La vecchia politica continua a replicare se stessa perpetrando schemi obsoleti e modelli che nulla hanno a che fare con le nuove esigenze dei cittadini. Da ciò nasce l’esigenza di costruire un nuovo centrodestra che abbia il coraggio di superare gli attuali schemi, che alla luce di una realtà incontrovertibile sono sempre meno adeguati a dare risposte concrete alle istanze territoriali.
Negli ultimi anni sono nate e continuano a nascere realtà associative locali che nell’ottica del pieno raggiungimento del principio di sussidiarietà , troppo spesso abusato ma mai pienamente compiuto, si sono messe al servizio della prorpia terra con lo scopo di rappresentarne e di superarne le problematiche. Associazioni culturali, politiche e civiche che hanno la sensibilità di fare proprie le istanze territoriali che la vecchia politica non è più in grado di rappresentare in quanto incentrata sulla autoreferenzialità e sulla conservazione di se stessa.
Realtà vive che basano la propria attività sulla concretezza e sul buon senso per dare risposte chiare e certe a cittadini che sempre di più si sentono “esuli in patria”. Proprio per dare a queste realtà maggiore peso “politico” e quindi compiere un salto di qualità in grado di mettere queste associazioni nelle condizioni di incidere sulla realtà è necessaria l’interconnessione, la loro “messa in rete” attraverso un tavolo permanente di confronto, discussione ed elaborazione che abbia come elemento unificante il bene dell’Abruzzo e la ricostruzione di un rapporto leale con i cittadini. Riappropriarsi di quell’agorà , cioè di quello spazio in cui riprendere un dibattito oggi soffocato dal piccolo cabotaggio a da un’azione politica troppo spesso inadeguata, è non solo auspicabile ma necessario. Troppo spesso, infatti, al cittadino è stato precluso l’intervento su problematiche che pure lo riguardano direttamente. I cittadini, così come i territori, devono tornare ad essere i protagonisti della vita politica e sociale e non meri destinatari di scelte prese da altri e altrove. “Associazioni in movimento” si propone, quindi, di realizzare un collegamento funzionale di tutte le realtà esistenti che vogliano mettere in rete le proprie esperienze, i propri obiettivi e le proprie forze vive con il solo e unico fine della crescita economica, sociale e culturale dell’Abruzzo nel rispetto delle singole specificità .
Si tratta certamente di una sfida importante, ma siamo contestualmente coscienti del fatto che sia l’unica strada percorribile per salvare la Politica. Dare voce ai territori e ai cittadini equivale a trasformare la speranza in un futuro possibile!”.
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