Il sindaco e le decisioni mai prese
Francavilla – “La concertazione è una pratica importante che trova ampia applicazione nelle grandi scelte pubbliche ma non deve diventare il paravento per non prendere alcuna decisione. Francavilla è un esempio delle decisioni mai prese per colpa di tutti, nessuno escluso. Per questo motivo ora c’è bisogno di scelte coraggiose, delle decisioni improcrastinabili, impellenti. È una questione fisica più che politica. Un passo avanti per chiudere definitivamente l’epoca di quelli che aspettano, che non votano, che vivacchiano, che si riuniscono e riuniscono e riuniscono”.
E’ quanto dichiara il Sindaco di Francavilla al Mare, Antonio Luciani (foto):
“Ho detto che non avrei parlato del passato ma a volte sono costretto a farlo davanti ad una politica che inghiotte la realtà. Parlo del consigliere di minoranza Moroni appartenente ad una famiglia che si tramanda il posto in consiglio comunale di padre in figlio e che ora addebita a me, in carica da un anno e mezzo circa, colate di cemento. Nel 2005 il Comune concesse l’edificazione con il centro destra, sindaco Roberto Angelucci, e tanti esponenti di centro destra che non sto qui a ricordare – fa presente il primo cittadino -. Nei giornali di allora, solo pochi anni fa, non sono riuscito a rintracciare alcuna azione del consigliere Moroni che adesso, tanto per, si erge a ‘Ragazzo della via Gluck’. Non cito, poi, gli accordi di programma di volta in volta stipulati con i costruttori perché alcuni sono oggetto di indagine da parte della magistratura ed altri si commentano da soli. Se poi Moroni mi dice quali sono le procedure legali con le quali posso abbattere il Resort, io sono pronto ad accogliere suggerimenti. Da questo momento conterò i giorni che ci separano dalla risoluzione di Moroni. Nel frattempo – continua il Sindaco Luciani – gli consiglio di parlare con gli stabilimenti balneari e con coloro che confinano con questo edificio e che mi chiedono testualmente ‘di fare la cosa migliore per tutti’ . Certo migliore relativamente al punto in cui siamo. Il piccolo cabotaggio di Moroni, invece, non interessa più a nessuno. La stagione del fare finta per anni che alcune edifici siano strutture ricettive, che i debiti si coprono chiamando qualche mago, che la Sirena così com’è è bellissima vuol dire arroccarsi su posizioni anacronistiche. Il vicesindaco Di Lorenzo, all’epoca contrario, deve ora fare i conti con quello che ci hanno lasciato gli stessi che ci dispensano prediche e sermoni. Il male minore – dice il Sindaco – bisogna riconvertirlo per ripartire con regole nuove che chiudano per sempre una stagione fatta di ideologie con una fatta di idee. La palude del rimandiamo, Francavilla non se la può più permettere. Vale anche per il consigliere La Barba, con Angelucci in consiglio comunale dal 2001 al 2003 e ora con il centro sinistra tanto per parlare di coerenza, che non è mai intervenuto in consiglio comunale, che non si dimette da una commissione nella quale è stato nominato dal Partito Democratico e che fa l’osservatore di professione giocando a nascondino. I consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, nel caso della nomina degli scrutatori, hanno agito in coscienza visto che, tutti i giorni, hanno contatti con tante persone in difficoltà. E poi stiamo discutendo di circa 150 euro di compenso a scrutatore per l’intero periodo. Ben altre cifre erano quelle percepite da Moroni per la sua consulenza come tecnico della sicurezza dal 2001 al 2007 presso il Comune di Francavilla dell’importo di 17.700 euro all’anno, oltre ad una collaborazione professionale esterna per progettazioni varie di 54.000 euro, per un totale complessivo di 160.900. Tutto questo mentre il padre era dal 1999 consigliere comunale e di seguito assessore fino al 2008. Tutto lecito, per carità, ma un comportamento quantomeno politicamente ed eticamente assai discutibile. E poi mi devo sentire prediche e sermoni di quello che noi non sappiamo fare o che sprechiamo. Pur volendo non abbiamo molto da spendere, anzi pochissimo, costretti come siamo dai debiti e dai tagli del governo. Nonostante ciò – conclude il Sindaco – rivolgerò pubblicamente e costantemente ai consiglieri comunali quesiti sulla risoluzione di problemi che ci sono e vi sottoporrò di volta in volta le soluzioni senza commentarle. Una cosa è certa: io non starò in poltrona al calduccio aspettando che la soluzione arrivi da sé”.
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