Chi rifiuta il piano protezione civile?
L’Aquila – (di Vincenzo Vittorini, capogruppo LCV al Comune) – Si è proprio così, tutta l’Italia ha capito che con il terremoto non si scherza. Il terremoto dell’Aquila ha svegliato le menti, ha creato una coscienza del pericolo e ha indotto i Sindaci con un buon senso civico a prendere precauzioni. Sto parlando di Sindaci che mettono al primo posto l’incolumità dei loro cittadini. Come in tutte le cose però esistono sempre più punti di vista. Vi riporto affermazioni di due primi cittadini di due città ad elevato rischio sismico e per di più in una delle due, 4 anni fa, un terremoto devastante ha causato 309 vittime e ha distrutto l’intera città.
Uno dice: “Questa notte ho fatto uscire tutti dalle loro case e ho attrezzato degli spazi per tutti, sarà stata pure solo un’esercitazione, ma meglio così”.
L’altro dice: “Non ce la tiremo!”
Io credo che chi ha fatto la seconda affermazione non sia un Sindaco degno di rappresentare una Città e per di più una Città martoriata, che con questi presupposti continuerà a vivere in un’agonia senza fine.
Dopo 4 anni un piano di protezione civile degno di questo nome non c’è e cosa ancora più grave si continua ad accedere con grandissima disinvoltura in zone altamente a rischio. Se si prova a parlare di Sicurezza e di Ricostruzione Antisismica tutti si tappano le orecchie.
A noi un piano di protezione civile non serve vero?
E che ci dobbiamo fare ormai il terremoto e’ passato.
L’errore più grande che si possa fare dopo una Tragedia così grande e’ non reagire, non avere la voglia di cambiare, nascondere la testa sotto la sabbia e lasciare che chi ha il potere faccia il suo comodo alle spalle degli altri.
Due frasette al giorno scritte su facebook e abbiamo la coscienza a posto? Si Aquilani, e’ questo che stiamo facendo da 4 anni. “Sveglia quatrà” diceva un famoso amante del rugby aquilano.
Un Sindaco e’ l’espressione del pensiero della città, siete proprio sicuri che è questo che vogliamo?
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