Pensierino e Gabrielli
(Nemo) – Il falso allarme terremoto in Garfagnana è frutto avvelenato della sentenza dell’Aquila, ha detto il capo della Protezione civile Gabrielli. Stupisce, pensiamo, che un uomo dello Stato parli così di una sentenza, anche se tutti hanno il diritto di aprire bocca, se lo credono necessario. In Garfagnana c’è paura, c’è sempre stata e molti anni fa ci fu anche uno sgombero della popolazione in vista di un terremoto. Che non ci fu. Ieri c’è stata confusione, allarmismo, nervosismo e la gente è stata indotta a lasciare le case. In base a cosa, non lo sa nessuno. Effetti dell’ansia e dell’inadeguatezza di taluni, ma comunque meglio un falso allarme, che nessun allarme, anzi rassicurazioni davvero improvvide. Come accadde a L’Aquila, dice la sentenza. I veleni non stanno nella sentenza dell’Aquila, ma altrove. Dove non dovrebbero trovarsi, pensiamo. Il terremoto è sempre in agguato, specie dove c’è sempre stato. Ma anche la voglia di parlare, quando sarebbe assai meglio tacere e fare il proprio lavoro.
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