Marineria: incontro con Chiodi – Protesta ferma, ma potrebbe tornare lunedì
Pescara – (aggiornamento) – Dopo l’incontro con il presidente Gianni Chiodi, avvenuto nell’aula consiliare del Comune, la marineria ha deciso di interrompere la protesta, e di non presentarsi davanti alle porte del carcere per chiedere simbolicamente ospitalita’. La protesta e’ rinviata alla mattinata di lunedi’ (ore 8.30), quando si terra’ un incontro – nei locali della Provincia – con i rappresentanti della Caripe per discutere dell’anticipo della Cassa integrazione guadagni ai componenti della marineria, che nel 2012 hanno percepito solo le somme relative a 12 settimane (poco piu’ di 2.000 euro a testa). Stamani, proprio durante l’incontro tra Chiodi e la marineria, si e’ saputo che Dario Pilla e’ stato nominato direttore generale di Banca Caripe, prendendo il posto di Bruno Presidente, che stava seguendo il caso della marineria, per cui e’ stato assicurato dai rappresentanti delle istituzioni che si cerchera’ di fare pressione su Caripe e Inps per accelerare il tutto. “Faremo il possibile – ha detto Chiodi parlando con pescatori e armatori disperati. Me ne occupero’, come mi sono gia’ occupato delle vostre vicende in passato anche se non siamo noi, come Regione, a lavorare queste pratcihe. Capisco i vostri problemi e le vostre difficolta’”.
ECCO LA CRONACA DELLA MATTINATA – Il blocco di corso Vittorio e’, almeno al momento, rientrato e la marineria si e’ spostata in massa nell’aula consiliare del Comune dove armatori e pescatori incontreranno il presidente della Regione, Gianni Chiodi, che stamani e’ a Palazzo di Citta’ per una conferenza stampa. Durante la mattina, traffico in tilt per la protesta della marineria. I manifestanti non volevano attendere, in un primo momento, l’incontro con il presidente della Regione Giovanni Chiodi e da piazza Italia si erano spostati su corso Vittorio Emanuele. Diversi esponenti di armatori e pescatori hanno bloccato il traffico nella principale arteria della citta’. Fermi anche i bus con i passeggeri costretti a scendere.
Polizia in assetto antisommossa e vigili del fuoco davanti al palazzo che ospita Provincia e prefettura, in piazza Italia, in occasione della manifestazione di protesta della marineria, sfinita economicamente dal mancato dragaggio del porto. Armatori, pescatori e operatori dello scalo, tra fischi, slogan, cartelli di protesta e campanacci, chiedono risposte alle istituzioni considerato che non ancora percepiscono tutte le indennita’ della cassa integrazione per il 2012.La piazza e’ bloccata al traffico e la marineria attende di avere risposte dai rappresentanti delle istituzioni. Ce l’hanno anche con loro e su uno striscione hanno scritto che i politici sono “il cancro da estirpare”.
Mimmo Grosso, in rappresentanza dell’Associazione Armatori, ha chiesto al presidente della Provincia Guerino Testa, sceso in piazza, di attivarsi con la Caripe per anticipare la cassa integrazione guadagni, considerate le enormi difficolta’ delle famiglie ad andare avanti. Si sentono presi in giro, considerati i ritardi del dragaggio promosso dal ministero ai Trasporti, e sono pronti a gesti eclatanti. Viene riferito anche che qualcuno era pronto a cospargersi di benzina.
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