Nemmeno Celestino V e papa Wojtyla


Al Fitur (fiera del turismo religioso) di Madrid, in Spagna, fino al 3 febbraio Abruzzo presente con operatori del turismo religioso, a nome del Recultivatur. E’ un progetto di grande respiro europeo, in cui giustamente l’Abruzzo figura con comuni depositari di eccellenze religiose, tipo S.Tommaso di Ortona o il Volto Santo di Manoppello. Lanciano è il comune capofila. Nell’elenco non figura L’Aquila. Ci sarà un motivo?
Se c’è non è dato conoscerlo, e sarebbe invece utile. L’Aquila è la città della Perdonanza (dunque Celestino V) ma anche la città del santuario della Ienca, luogo di frequenti visitazioni del papa Giovanni Paolo II. Due fili d’oro che si potrebbero intessere, per ottenere una partecipazione rilevante della città nel turismo religioso. Con ritorni di immagine, di cultura, di saperi storici, ma anche molto più pragmatici. Inoltre, L’Aquila aspira (si dice) ad essere città di cultura, anzi capitale della cultura nel 2019. O forse era solo una pia aspirazione svanita nel nulla?
Risulta, comunque, che a Madrid, L’Aquila, Celestino e papa Giovanni Paolo II non ci saranno. Come risulta che il fondatore morale del santuario della Ienca Pasquale Corriere sia alle prese con esigenze tipo la costruzione di bagni pubblici e di un minimo infrastrutturale nel luogo visitato già ora da migliaia di persone. Spontaneamente. Ma forse ci sbagliamo. Vorremmo che fosse così e vorremmo rettificare, smentire tutto. Aspettiamo precisazioni e reazioni. Come sempre, senza credere che ne verranno.



31 Gennaio 2013

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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