Aracu: “Non chiesto, non ricevuto denaro”
Pescara – “Non ho mai ricevuto denaro da Angelini e non gliel’ho chiesto”. Lo ha detto il deputato uscente del Pdl Sabatino Aracu, nel corso del processo su presunte tangenti nel mondo della sanita’ abruzzese. Il parlamentare, che e’ accusato di associazione per delinquere, concussione, tentata concussione, abuso d’ufficio e truffa, nel corso dell’esame da parte del pm Giampiero Di Florio ha parlato, tra le altre cose, dei suoi rapporti con l’ex titolare della clinica Villa Pini Vincenzo Maria Angelini. “Angelini mi cercava – ha raccontato Aracu – voleva parlarmi. Alla fine e’ riuscito a farlo e mi ha detto che avevo messo a fare l’assessore alla sanita’ una persona che lavorava con il mio nemico peggiore. Ad Angelini – ha proseguito – non andava mai bene nulla e nessuno, pensava di capire solo lui di sanita’. Si presentava a casa mia la mattina presto senza neanche avvisare”. Aracu ha aggiunto che nel Natale del 2002 ha ricevuto in regalo dall’ex patron di Villa Pini un rolex: “non volevo accettare, ma lui si offese. Mi disse che era un gesto di amicizia”. Il parlamentare ha parlato anche della sua disponibilita’ di denaro contante per acquistare un immobile a Pescara giustificandolo con le entrate derivanti dal suo ruolo di socio della societa’ 3G. Relativamente al finanziamento di 500 mila euro da parte di Angelini a Forza Italia ha sostenuto di averlo saputo dal partito. “In quel periodo i nostri rapporti si erano interrotti. Andava in giro a dire che mi dovevano fare fuori da coordinatore regionale di Forza Italia. C’era tutto un fronte, di cui facevano parte Domenici e Ciarrapico, che spingeva per farmi cacciare da coordinatore”. Aracu ha aggiunto che Angelini “voleva il partito in mano. Su Forza Italia si era fatto un’idea chiara: voleva che ci andasse un coordinatore a lui vicino”. Il deputato ha anche parlato dei rapporti con la sua ex moglie sostenendo che le accuse che gli vengono rivolte sono “falsita’”. L’esame di Aracu proseguira’ nell’udienza in programma l’8 febbraio.
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