Zona franca: confusioni, ignoranza e furberie

L’Aquila – Il segretario provinciale UilCom, Piero Francazio, interviene decisamente sull’argomento zona franca, sul quale si perpetuano equivoci e confusioni, errate interpretazioni e tentativi furbeschi di intromissione per tentare di trarne vantaggi anche di tornaconto politico. “Rigettiamo in toto – scrive Francazio – quanto richiesto dalla Confcommercio relativamente alla Zona Franca. Proposta che ha fatto indignare tutti gli aquilani che hanno realmente subito il tragico evento del 6 aprile.
Si e’ fatta molta confusione tra chi intende una zona completamente esente da imposizioni fiscale (Porto Franco) e chi, invece ha in mente una “Zona Franca Urbana” con agevolazioni destinate soltanto alle piccole e medie imprese), Ad oggi , nel Decreto Abruzzo”, si fa riferimento all’istituzione di una Zona Franca Urbana finanziata con un tetto massimo di 45 mln.
A risposta della Confcommercio proponiamo di istituire la Zona Franca intesa come “Porto Franco” solo per il Capoluogo d’Abruzzo e paesi limitrofi cioè per coloro che hanno realmente subito il devastante terremoto, e una Zona Franca per il territorio individuato nel Protocollo Valle Peligna – Abruzzo interno con aiuti di minore intensità.
Non ci possiamo permettere e non permetteremo che tale richiesta venga destabilizzata e sminuita con richieste che non hanno alcun fondamento e soprattutto senza logica nei confronti di coloro che realmente si trovano in una situazione di dolore e di netto svantaggio sociale ed economico come i cittadini dell’Aquila. Oltre all’impegno del Vicepresidente del Consiglio Regionale ,De Matteis, riteniamo fondamentale che ci sia anche quello di altre figure politiche, come parlamentari locali e Nazionali di riferimento partitico che sicuramente sono nelle condizioni di poter far pressione affinché venga ratificato quanto da noi richiesto”.