Del Turco: “Mai soldi da Angelini”
Pescara – “LA REGIONE ERA UN BANCOMAT DELLE CLINICHE PRIVATE…” – LO STRAPOTERE DEI SIGNORI DELLE CASE DI CURA – Il processo che a suo tempo venne battezzato “sanitopoli” entra in uno dei momenti di maggiore interesse. Oggi è toccato Del Turco farsi sentire dai giudici in aula. L’ex presidente della Regione, l’arrestato eccellente nell’inchiesta del 2008, Ottaviano Del Turco, assicura di non aver mai preso soldi da Angelini. Lo ha fatto questa mattina nel corso dell’interrogatorio al processo su presunte tangenti nel mondo della sanita’, in corso da mesi al Tribunale di Pescara. L’ex governatore, durante l’esame da parte del pm Giampiero Di Florio, ha spiegato che l’ex titolare della clinica villa Pini di Chieti e’ stato a casa sua quattro volte.
In due occasioni – ha detto sempre Del Turco – Angelini ha parlato delle indagini che lo riguardavano e del timore di essere arrestato e di fallire. In un’altra visita Angelini lo ha invitato al matrimonio della figlia. Tra i passaggi salienti dell’intervento in aula di Del Turco c’e’ quello in cui ha sottolineato di aver trovato parecchie cose singolari, in Regione, e la la piu’ singolare e’ stata la cartolarizzazione che includeva i crediti non performing. La Regione – ha commentato – era diventata un bancomat delle cliniche private.
Nel corso dell’interrogatorio, durato quasi tre ore, Del Turco, tra le altre cose, ha parlato dei rapporti con l’ex presidente della Fira Giancarlo Masciarelli, con l’Aiop, e dell’azioni portate avanti dalla sua giunta per “far uscire l’Abruzzo dalle Regioni canaglia”. Relativamente a Masciarelli ha escluso “un suo ruolo determinante nella stasura della delibera sulla seconda cartolarizzazione. La base e’ stata fatta dall’ex assessore Mazzocca e dai suoi uffici”. Per quanto riguarda l’Aiop ha detto “la cosa che mi ha stupito e’ stata quella di trovare un’associazione imprenditoriale che tendeva a costituirsi o come parte che pensava di poter co-decidere con la Regione, o ad avere potere di veto”. Sempre a proposito dei rapporti con le cliniche, l’ex governatore ha evidenziato che “tutti in Abruzzo sapevano che non si poteva piu’ dividere cio’ che non era divisibile, non c’erano piu’ risorse. Le soluzioni erano due: o il dimagrimento di tutte le cliniche o uccidere il vitello grasso, cioe’ Angelini.
Questa seconda possibilita’ era quella prevalente nell’Aiop”. Sempre riferendosi all’Aiop “per tre anni sono stato sottoposto a un massacro da parte di questi signori che non volevano cambiare nulla e per questo sono finito sotto una gragnuola di colpi”.
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