Pensierino su Ustica
(Nemo) – Candido Coatiti, presidente della società aerea abruzzese Itavia, è morto da qualche anno, come gli 81 dell’aereo abbattuto da un missile sull’Isola di Ustica, oltre tre decenni orsono. L’Itavia era abruzzese, Coatiti la dirigeva e consegnò ai carabinieri un frammento metallico con impressi caratteri cirillici. La prova, secondo lui, che un missile aveva abbattuto l’inerme velivolo diretto da Bologna a Palermo. Una prova che avrebbe evitato all’Itavia il fallimento, e all’Italia la vergogna di un groviglio di omissioni, bugie, falsità , depistaggi sul disastro aereo. Scomparsa. Ora la giustizia dà ragione a Coatiti. Una spy story grondante di sangue, una vicenda da romanzo o da film, terminata in Cassazione. Tardi, tradissimo, e solo grazie ad alcuni uomini onesti e coraggiosi, la verità emerge.
Pensiamo che è solo un altro capitolo della straziante serie di grandi misteri italiani, bombe, trame, rapimenti, terrorismo, segreti militari, segreti di Stato, e tanto orrore. Per alcuni morti, la tomba fu il mare: mai trovati. Scende il velo opaco del tempo su ogni cosa. Pensierino per quell’uomo onesto che, guarda caso, di chiamava Candido.
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