Pensierino e Monti
(Nemo) – Il caso ha voluto che alle sciocchezze dette dal premier Monti a proposito del terremoto aquilano, alquanto offensive per la gente onesta (gli scandali del doposisma e le inchieste, pensiamo, non riguardano al 90% il popolo, i cittadini, ma ben altre persone), sia giunta una risposta puntuale. E’ la storia dell’imprenditore aquilano che, in attesa di essere pagato per il suo lavoro da due anni, si sta rovinando ed è stato costretto a vendere la collana della moglie. Non è l’unica situazione simile, caro premier Monti molto loden e poco calore umano. Di gente rovinata dallo Stato e dalle indegne lungaggini “perchè sono finiti i soldi”, come hanno detto al Comune all’imprenditore, ce n’è a iosa.
Risulta difficile essere irreprensibili ed efficienti come gli emiliani, in simili frangenti. E’ lo Stato, anzi il governo che per 13 mesi ha guidato lei, professor Monti, pensiamo, a dover arrossire. Si risparmi allusioni e paragoni arroganti, professore, e faccia in modo che chi lavora, sia pagato per ciò che gli spetta, senza defatiganti, umilianti attese e mani tese. Prima di tutto, giustizia e dignità , o no?
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