Giannino: “Non pagate più del dovuto”
Montesilvano – (di Stefano Leone – foto Massimo Leone) – (ore 00,17)- E’ terminata questa sera a Montesilvano, in una delle sale conferenza del Majestic, la kermesse elettorale abruzzese di Oscar Giannino, leader del movimento Fare per Fermare il Declino, che oggi ha scandito tre appuntamenti tutti abruzzesi. Mattina a L’Aquila, pomeriggio Teramo e stasera chiusura a Montesilvano. Platea affollata e attenta all’intervento dell’istrionico Giannino che, a dispetto della sua grande competenza e preparazione che ne fanno una figura “istituzionale”, Giannino ha intrattenuto la platea con un intervento che ha snocciolato i temi politici con fare istrionico. Conoscendo la sua indole nel look, questa sera potrebbe quasi descriversi come sobrio pur nella sua inusualità. Completo grigio scuro, camicia bianca, cravatta e gilet di un rosso Valentino netto, scarpe in lucido nero con la punta bianco ghiaccio. Ha parlato in piedi, passeggiando su e giù per la pedana, davanti al tavolo dove sedevano i candidati della sua lista, è sembrato una trovata civettuola e ingegnosa per mantenere alta l’attenzione. Ne ha avuto per tutti, leader e vecchi partiti. Più che imperniato sulle cose che il suo movimento intenderebbe mettere in campo ha attaccato all’inverso, vale a dire dimostrando la inapplicabilità delle proposte degli altri competitor. Battute anche velenose, ma sempre lecite e mai offensive, per Grillo, Fassina e non poteva mancare Monti. Ha cercato il consenso puntando a toccare le corde a volte dell’antipolitica, altre della pragmaticità da mettere in gioco qualora andassero in Parlamento. A dirla proprio tutta non ha fatto cenno alcuno all’Abruzzo e alle sue problematiche realtà dando impressione di non volersi addentrare in un terreno sul quale probabilmente non era accessoriato per affrontare. Ha chiuso l’intervento incitando la platea ad aiutare il movimento con il voto ma anche con qualche elargizione ed ha fatto monito prima del saluto dicendo: “Se il vostro commercialista vi dirà che dovete pagare più del dovuto, quello non è uno che vota per noi”.
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