Sentenze: “Critiche sì, no a denigrazioni”
L’Aquila – BASTA CON LA DEVASTAZIONE DELLA QUALITA’ DELLA VITA – ALT AGLI STREPITI, OCCORRE UNA FATTIVA NORMALITA’ – (Foto: il presidente Schirò e il plastico della nuova corte d’appello, entrata in funzione presso la stazione ferroviaria) - La sentenza Grandi Rischi e il putiferio suscitato in certi ambienti non poteva non ciostituire argomento forte all’inaugurazione dell’anno giudiziario, avvenuta questa mattina. “Le critiche, anche aspre alle sentenze sono ovviamente lecite, ma devono rispettare la dignita’ e il rilievo costituzionale della funzione giurisdizionale senza trasformarsi in una non consentita denigrazione”. Lo ha detto il presidente della Corte di Appello, Stefano Schiro’, foto, leggendo il contenuto della relazione sull’andamento della giustizia nel distretto della Corte di Appello del capoluogo abruzzese. Il riferimento del magistrato sono i processi e le sentenze “che hanno fino a oggi riguardato i fatti connessi al terremoto del 2009″, tra cui quelli sui crolli degli edifici pubblici e privati, e quello sulla Commissione Grandi Rischi.
“Non e’ piu’ possibile continuare ad assistere con rassegnazione alla devastazione di un contesto urbano di immenso valore storico, artistico e culturale che e’ fonte giorno dopo giorno di continua ed interrotta mortificazione della qualita’ della vita, delle relazioni sociali e del regolare e proficuo svolgimento delle quotidiane attivita’ pubbliche e private”. Lo ha detto il presidente , dedicando un capitolo della sua relazione alla “Situazione dopo il terremoto del 2009″.
Occorre reagire – ha proseguito secondo il resoconto dell’agenzia AGI – non tanto con strepiti, denunce e polemiche quanto soprattutto con quotidiana fattiva e regolare operosita’ ognuno nel proprio settore di competenza, perche’ gli esempi nobili, le prassi virtuose, le iniziative concrete, messi insieme in una sorta di confronto e di emulazione virtuali, costituiscano un ponte ideale che avvii e indirizzi la citta’ dell’Aquila e i suoi abitanti verso quel futuro migliore fatto del ripristino di ordinarie condizioni di serena e abituale socialita’ che esiste e che tutti gli abitanti di questa citta’ hanno ormai sacrosanto diritto di veder realizzato in tempi ragionevoli”. Per Schiro’, “c’e’ bisogno oggi di fattiva normalita’, sorretta da iniziative concrete e proficua collaborazione che prenda il posto di rassegnata precarieta’ e sfiduciata provvisorieta’, nella consapevolezza pero’ che la ripresa della citta’ dell’Aquila, se costituisce ancora una non risolta questione di rilievo nazionale, e’ un problema che caratterizza e condiziona la vita dell’Abruzzo intero e che nelle volonta’ nelle energie e nelle risorse dell’Abruzzo intero deve principalmente trovare la sua soluzione”.
“Nonostante le difficolta’ non solo materiali ma anche psicologiche derivante il terremoto del 2009, l’attivita’ giudiziaria e giurisdizionale ha ripreso progressivamente cadenze lavorative abituali, consentendo di raggiungere anche nel 2012, negli uffici aquilani, incrementi di produttivita’ e comunque erosione di arretrato sia nel settore civile che in quello penale”.
Non c'è ancora nessun commento.