Gabrielli, tutti distratti su rischi catastrofi


Chieti – TERREMOTI: GEOLOGI, 50% SCUOLE SENZA CERTIFICATO AGIBILITA’ – Se un paese come l’Italia che corre un’enormità di rischi di catastrofi di tutti i tipi, a cominciare dal terremoto e dalle alluvioni, non esiste una educazione civile, non si fanno esercitazioni, si ignorano gli eventi (come le scosse infinite prima del terremoto dell’Aquila), si mandano i ragazzi in scuole che possono crollare, e si trovano (come a Chieti) ospedali a rischio sismico elevato, un motivo ci sarà pure. Anzi, ce ne sono tanti.
“In Italia una scuola su due non ha il certificato di agibilita’, 22 milioni di cittadini e 5,5 milioni di edifici sono esposti ad un elevato rischio sismico: questi dati sono scritti in un manifesto per la messa in sicurezza del territorio che abbiamo inviato a tutti i partiti e a tutti i candidati premier alle prossime politiche”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi , Gian Vito Graziano, poco prima dell’inizio dei lavori del convegno “Fenomeni naturali e catastrofi attese: il difficile ruolo della prevenzione in Italia”, organizzato dal Consiglio Nazionale nell’auditorium dell’Universita’ G. D’Annunzio di Chieti.
“Se la politica e’ distratta da questi temi e’ perche’ prima ancora e’ la societa’ civile ad essere profondamente distratta, non sensibilizzata su questioni come terremoti, dissesti, rifiuti”. Lo ha detto il Capo Dipartimento della Protezione Civile nazionale, Franco Gabrielli, foto, a Chieti per partecipare ai lavori del convegno “Fenomeni naturali e catastrofi attese: il difficile ruolo della prevenzione in Italia”, organizzato dal Consiglio nazionale dei Geologi nell’auditorium dell’Universita’ G. D’Annunzio. “La prevenzione e’ un problema culturale della societa’ civile. I politici non sono persone fuori dal mondo, in democrazia il consenso e’ l’unico strumento con il quale si consegue il potere – ha aggiunto Gabrielli – i temi della prevenzione non sfondano nell’opinione pubblica e quindi i politici, che vanno alla ricerca del consenso, li pongono nelle parti basse delle loro agende. Se ci fosse una societa’ civile piu’ consapevole, avremmo anche una societa’ civile piu’ esigente rispetto alle classi politiche che poi governano il Paese”, ha detto Gabrielli, che ha aggiunto: “Smettiamola di piangerci addosso, cominciamo ad agire anche nel piccolo, abbiamo uno stanziamento di 1 miliardo sul rischio sismico: stiamo stancamente e con grande difficolta’ spendendo questi soldi”. “La cosa piu’ allarmante e demoralizzante e’ che si parla sempre di cosa fare nei convegni, delle risorse da stanziare, e una volta che non si riescono a recuperare i fondi si arriva alla conclusione che in fondo le cose possono andare come sempre sono andate – ha aggiunto il capo del dipartimento della Protezione Civile – mi accontenterei di fare piccole cose e che incidessero sulla sensibilita’ e sulla cultura di questi temi. Se la politica e’ distratta da questi temi e’ perche’ prima ancora e’ la societa’ civile ad essere profondamente distratta, non sensibilizzata su questioni come terremoti, dissesti, rifiuti”.


25 Gennaio 2013

Categoria : Cronaca
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