Magari ci fosse quella vecchia ferrovia…
Penne – Ottant’anni fa la inaugurarono, il 22 settembre 1929, cinquant’anni fa circa la smantellarono non si sa bene per iniziativa di chi. Sicuramente una di quelle stupidaggini di cui la storia abruzzese è costellata, ormai irreparabili. E’ la ferrovia Penne-Pescara, elettrificata e inaugurata presente l’allora ministro Giacomo Acerbo, uno che per la sua città fece davvero tante cose utili: salvo poi farle disfare dai cervelloni arrivati decenni dopo. Oggi la ferrovia, grazie a preziosi materiali fotografici e a filmati di archivio di Trenitalia, è stata ricordata e mostrata a chi non ne aveva neppure un’idea vaga. Anzi, pochi oggi sanno che ci fu, e poi fu tolta di mezzo. La linea faceva parte del grande piano di viabilità ferroviaria per l’intera regione, risalente alla seconda metà dell’800 quando le cose si pensavano in grande e si progettavano con sapienza e logica. Se il trenino elettrico ci fosse oggi, sarebbe una preziosa metropolitana di superficie destinata agli spostamenti locali, ai pendolari, ma anche al turismo e la costa avrebbe il Gran Sasso a pochi minuti di comodo spostamento in treno, peraltro tra panorami campagnoli di rara bellezza. Ma purtroppo la Penne-Pescara è solo un pezzo di storia abruzzese e la prova provata che, spesso, politici imbecilli hanno provocato danni irreparabili che si perpetuano nel tempo. Chi sa se può essere una lezione…
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