Bollette, pagare il giusto con trasparenza
L’Aquila – Scrive Vincenzo Vittorini, capogruppo LCV: “Non è vero come qualche scellerato ha commentato superficialmente, che gli aquilani non vogliono pagare il giusto. Chi dice questo lo fa per gettare sabbia negli occhi e confondere chi gli rinfaccia le proprie responsabilità. Non è più tempo di giocare. Il problema va affrontato finalmente con pragmatismo.
I conteggi vanno fatti con cura e criterio. Si sta parlando di condomini anomali perché il “dominio” è di un solo proprietario che fatalmente è lo stesso delle aree pubbliche e di pertinenza: Il Comune.
Quindi i calcoli devono tenere conto di questo: giardini, aree, strade illuminazione non sono di pertinenza di questa o quella piastra ma sono comunali come i parchi e le aree verdi della città. Se dovessero esserci aree di esclusiva pertinenza queste dovrebbero essere delimitate e recintate.
I consumi per essere addebitati devono essere misurati e di tempo per farlo ce n’è stato in abbondanza. Se ciò non è stato fatto (probabilmente per negligenza) il cittadino non può pagarne lo scotto. Si proceda quindi subito alle letture e ai calcoli.
Se c’è una prima rata da versare per le maxibollette arrivate al Comune si metta solo quella nel conto, non tutto l’importo; intanto si facciano i calcoli. Poi si potrà procedere ad addebiti ben circostanziati e rendicontati con riferimento alle indispensabili tabelle millesimali che vengono citate negli atti ufficiali ma non si palesano mai. La rateizzazione poi dovrà essere commisurata alle esigenze delle famiglie e dei pensionati tenendo conto che i fornitori normalmente dilazioni a 24 mesi.
A questo punto, considerato l’accaduto, è necessario un atto di Giunta chiaro per i cittadini e vincolante per l’amministrazione su tempi e modalità di soluzione dei problemi. In ultimo si proceda prima possibile alla revisione del regolamento approvato, questa volta lo si comunichi ai cittadini, e si cerchi di riportare alla normalità una situazione che ha manifestato in tutta la sua gravità l’approssimazione con cui operano Assessorati competenti, Giunta e Sindaco”.
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