Buon anno a scuola, buona vita
L’Aquila – (di Stefania Pezzopane) – Ben tornati a scuola ragazzi, a quel minimo di normalità che i ritmi scolastici scandiscono. Lo dico a chi rientra oggi e nei prossimi giorni. Siete il cuore pulsante della città , intesa non solo come case e monumenti, ma come sistema sociale, organizzativo, umano. Lo dimostra, semmai ci fosse stato bisogno, l’apprensione da parte di tutti noi ad arrivare puntuali all’appuntamento con l’inizio dell’anno scolastico, con la disponibilità di edifici per assicurare a tutti le lezioni, senza perdere giorni. Perché ogni giorno in classe è un giorno prezioso di crescita e di formazione. Perché quando in una città mancano le scuole, mancano i giovani, mancano le loro famiglie. E la città muore senza questa brulicante vitalità , che alimenta tutto il resto: commercio, servizi, istituzioni, enti, ecc. Ecco perché da subito, per la rinascita delle nostre città abbiamo preteso che si pensasse alle scuole, che tornaste voi a casa. Poi tutto il resto. Come saprete, con l’emergenza del terremoto, molte competenze, come quella dell’edilizia scolastica, sono state gestite dalla Protezione Civile ed assegnate ad un Commissario per la ricostruzione, il Presidente della Regione Abruzzo. Questo non ha permesso alla Provincia, che da sempre si occupa di edifici delle scuole superiori, di operare sulle sedi danneggiate per restituirvele tutte in tempo, e sì che avremmo potuto, avendo già conoscenza specifica delle realtà edilizie. Ma abbiamo comunque seguito con molta attenzione tutte le operazioni preparative per accogliervi oggi al meglio possibile. E continueremo a farlo finché l’ultima classe non avrà la sua aula sicura.
Sarà un anno diverso, questo è evidente. Tutti abbiamo negli occhi il disastro, la violenza improvvisa che ci ha strappato dalle nostre case, dalle nostre città e in alcuni casi dai nostri affetti. Ma abbiamo visto anche qualcosa che prima era nascosto: il legame fraterno e generoso che c’è fra le persone, quelle che ci hanno aiutato sacrificando un po’ di loro. Tutto questo ci ha fatto improvvisamente grandi. Ci troviamo a confrontarci con problemi che non avremmo mai immaginato. Mentre lo facciamo il mondo ci guarda stupito in televisione per la dignità ed il coraggio mostrato. Tre giorni fa, ho ritirato personalmente un premio al Coraggio e all’’Etica, dedicato a tutti i cittadini della provincia dell’Aquila e quindi a voi, ai vostri genitori, agli insegnanti, al personale scolastico.
Continuiamo a stupire il mondo. Mettetecela tutta ragazzi. Stringete i denti se qualcosa è ancora da perfezionare, se tutto non è confortevole come prima, ma tenete sempre d’occhio i vostri diritti e perseguiteli costruttivamente; con compostezza ma con determinazione. Noi vi staremo vicini, questo è sicuro. Il nostro pensiero è rivolto a voi per primi ed alla vostra sicurezza. Mai più dovranno cadere soffitti sui banchi di scuola. Mai più le case dovranno trasformarsi in trappole mortali. Perché un mondo così è un mondo stupido.
Mi auguro che la competenza degli edifici scolastici torni presto alla Provincia per continuare nel lavoro che stavamo già svolgendo di ammodernamento e che tanti edifici ha permesso di salvare. Dopo questo sisma, che ha svelato molte verità , tutto dovrà essere diverso, perché noi siamo diversi.
Ma perché questo accada dovrete starci vicino anche voi. Partecipate, informatevi, impicciatevi di tutto quello che succederà in questi anni particolari in cui si decide il futuro di questo posto e quindi il vostro. Curate la vostra formazione e la vostra crescita, in classe e fuori, perché nessuno vi colga impreparati. Perché nessuno decida per voi.
Sarà proprio la vostra generazione che ricostruirà le città , oltre le pietre e le strade, come sistemi complessi, intelligenti, umani. Su questi banchi, a volte senza accorgervene, state già scegliendo di essere artefici del vostro futuro oppure spettatori di chi si occuperà di voi.I popoli colti sono popoli forti che neppure i terremoti distruggono. Abbiamo bisogno tutti della cultura e della scuola. Per questo vi auguro di saper cogliere in tempo, adesso, la dolce fatica dei libri.
Buon anno scolastico, buona vita.
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