PdL su “tassa Rocco D’Alfonso”


Penne – «Con il parere licenziato dal Difensore civico regionale viene cancellata finalmente la tassa di nome “Rocco D’Alfonso”, che lui ha imposto ai cittadini pennesi per esercitare il diritto di accesso agli atti amministravi del Comune». Così il commento di Antonio Baldacchini, coordinatore cittadino del Pdl di Penne, sul parere del Difensore civico Nicola Sisti, che ha imposto al Comune di rivedere le tariffe per l’estrazione di documenti amministrativi: il così detto diritto di ricerca. Il ricorso era stato presentato dal Pdl di Penne.
La giunta comunale con la delibera 68 del 7 giugno 2012 aveva previsto per le copie non autentiche, e dunque semplici fotocopie a uso interno, un costo di riproduzione (0,50 euro per le pagine A4 e 0,70 per le pagine A3) e un altro costo, cioè una vera e propria tassa, denominata “diritto di ricerca”, sull’anzianità del documento estratto: inferiore a un anno: 10 euro; tra un anno e 10 anni: 14 euro; tra 10 e 20 anni: 20 euro; superiore a 20 anni, invece, il costo arriva a 24 euro a documento. «Il sindaco Rocco D’Alfonso voleva colpire il Pdl che non ha rappresentanti in Consiglio comunale – aggiunge ancora Baldacchini – ma con questo provvedimento, invece, ha colpito tutti i cittadini pennesi, istituendo una vera e propria tassa sull’esercizio del diritto di accesso. Auspichiamo – conclude Antonio Baldacchini – anche in base agli obblighi imposti dal parere, di ridurre immediatamente i costi di ricerca, adeguandoli alle tariffe previste dalla Commissione nazionale».


18 Gennaio 2013

Categoria : Cronaca
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