Convegno pianificazione strategica
L’Aquila – Scrive Ugo Centi: “Ieri, nell’ambito della “Assemblea cittadina”, si è tenuto un convegno sulla “pianificazione strategica”. Una materia molto duttile, perché si tratta di “piani” (urbanistici) che non sono, come si dice, “cogenti”, cioè non hanno possibilità di “obbligare” determinate cose. E se si pensa che in Italia non funzionano nemmeno i piani “normativi”, figuriamoci… Comunque gli amministratori locali spesso li amano molto, appunto perché non gli pongono tanti limiti. Per funzionare un po’ meglio, dovrebbero ovviamente coinvolgere almeno Regione e Provincia, oltre il Comune.
L’Arch. Antonio Perrotti – tra i promotori dell’iniziativa aquilana – ha infatti sottolineato proprio i limiti dell’esperienza aquilana “sia con il Piano OCSE che con quello comunale”. Anzi, l’ha proprio criticata circa l’efficacia reale, specie se messa a confronto con ben più immanenti progetti che invece potrebbero, essi sì, trasformare effettivamente, e non sempre in bene, un territorio che, di fatto, sta andando avanti con un piano regolatore del 1975 ormai svuotato di ogni contenuto pianificatorio appunto.
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