Iniziative per l’ospedale di S.Omero


somero-ospedaleS.Omero – Settimio Ferranti, dell’associazione Dalla Parte Giusta, scrive: “Voglio lanciare un quadruplo appello alle Istituzioni, ai sindacati, ed ai cittadini tutti. Il primo, per la riapertura della scuola per infermieri a Sant’Omero, in omaggio a Suor Leonella, straordinaria donna, barbaramente uccisa, che ha tenuto alto il nome dell’Italia. Il secondo, che le istituzioni preposte potenzino l’ospedale transfrontaliero di Sant’Omero, investendo i giusti fondi, per aumentare le risorse umane, sul serio e non a chiacchiere politico/sindacali, cioè con personale medico, paramedico, prorogando e stabilizzando a tempo indeterminato i lavoratori socialmente utili non prorogati e ne stabilizzati, da oltre 10 anni, dagli inadempienti comuni vibratiani, consigliando, inoltre, a lor sindaci, sindacati e politici tutti, un forte esame di coscienza, quasi da confessionale, che possa portarli a lavorare sulla progettualità, che da anni gli viene richiesta, sia dai cittadini, che dai lavoratori, e cioè, una piattaforma intercomunale di gestione unificata dei servizi pubblici, che faccia decollare una volta per tutte l’unione di comuni, con sede in Nereto, e che permetta l’assunzione dei lavoratori socialmente utili, sino ad oggi prorogati, che devono avere anche una formazione continua e permanente, in modo che i Governi regionale e nazionale, possano elargire risorse economiche appropriate, per garantire così, servizi efficienti, efficaci e di qualità, ai cittadini vibratiani che pagano da anni, fior di tasse, che non vogliono essere aggrediti da balzelli e da cartelle pazze, e che si aspettano, invece, risposte attive, fattive e risolutive, e nei limiti del possibile, la diminuzione delle stesse tasse. Il terzo, è che la polis, il sindacato, e noi tutti, in sinergia, coesione e cooperazione iniziamo, come Svizzera, Belgio, Olanda, a far applicare e rispettare, l’art. 9 della carta dei diritti fondamentali della comunità europea, ratificato dal parlamento italiano il 4 marzo 2001, che dice: “in caso d’incapacità il medico deve tener conto dei desideri del malato”, sfatando così, una volta per tutte, l’autoritarismo di Stato, in piena solidarietà, con le sacrosante battaglie di Piergiorgio Welby, di Luana Englaro, ed altri nelle loro stesse situazioni di salute. Diciamo, una volta per tutte, un grande si, alla libertà di ricerca scientifica, al testamento biologico, e un grande no, all’accanimento terapeutico. Il quarto, ed ultimo, è nel chiederVi un minuto di silenzio, appena avrò finito il mio intervento, in omaggio e nel ricordo di Luca Coscioni e Suor Leonella, due grandi pionieri, del diritto ad avere diritti, lanciando a chi governa, un messaggio della Beata Madre Maria Teresa di Calcutta: “non è necessario, che facciamo grandi cose, per mostrare un grande amore per il nostro prossimo, è l’intensità d’amore che mettiamo nei nostri gesti che li rende belli agli occhi di Dio”.


20 Settembre 2009

Categoria : Cronaca
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