“Mistero” rispolvera il vecchio “Triangolo dell’Adriatico”: gli avvistamenti UFO nel 1978


L’Aquila – (di G.Col.) – (Immagine da C.Paglialunga, “Alla ricerca della Terra Cava”, edizioni Macro, 2010, e immagini di Ufosightings: un cubo nero in orbita attorno al Sole, un “edificio” su Marte e un corpo luminoso) - Se non altro, trasmissioni come “Mistero” su Italia Uno hanno il merito di suscitare curiosità e, per chi ha buona memoria e un fornito archivio (come noi), anche interessanti ricordi. La trasmissione, nel numero del 16 gennaio, ha riportato alla luce, anzi rispolverato se volete, il vecchio e affascinante “Triangolo dell’Adriatico”, una zona triangolare di mare tra Ancona, il Gran Sasso e Pescara. I vertici del triangolo la cui base corre lungo la costa adriatica. I più giovani non ne sanno nulla, i meno giovani hanno ricordi. E già: nel 1978 se ne parlò, e come, in tutto il mondo.
In quel triangolo di mare accadde di tutto, in qualche caso grazie al condimento dell’esagerazione e della fantasia, in molti altri casi senza spiegazioni. Una serie di misteri, insieme con di abbagli e trucchi. Dalle acque del mare venivano fuori colonne d’acqua dal diametro di una decina di metri. Il mare ribolliva in alcuni tratti, specie a nord di Martinsicuro. Corpi luminosi uscivano ed entravano dall’acqua. Coraggiosi marinai assistevano a balletti delle loro bussole, formarsi di nebbie improvvise, segnali inequivocabili di radar di bordo che localizzavano oggetti sconosciuti. Improvvise correnti facevano perdere la rotta ai pescherecci. Brontolii e rumori, ed esplosioni di luce da sotto il pelo dell’acqua. Ma soprattutto, decine e decine di avvistamenti di UFO di tutti i colori e di ogni forma, dal classico triangolo al sigaro o addirittura (come rilevò personale della questura di Chieti) dalla forma di un parallelepipedo con oblò illuminati. Un UFO “paralizzò” u na centrale elettrica a Pietracamela. Luci arancioni danzavano sulle cime del Gran Sasso, Monte S.Franco. Sulla spiaggia di Pescara si manifestò un’onda anomala che avanzò sull’arenile, facendo fuggire tantissimi turisti. Una coincidenza?
L’ondata di avvistamenti e strani fenomeni richiamò tv e giornalisti da mezzo mondo. C’era molto di vero, ma anche molto altro di inventato: le solite balle. Ma non sempre. Giunsero anche squadre di scienziati che, alla chetichella, studiarono a fondo ciò che accadeva o veniva raccontato da esterrefatti testimoni. Le conclusioni furono, spesso, il silenzio o il negazionismo (di moda quando si tratta di fenomeno inspiegabili): solo bolle di gas… Ma il materiale raccolto fu molto eloquente e fa parte della letteratura ufologica. Basta consultarla. L’unica cosa da non fare è liquidare tutto con un risolino di sufficienza.
Da ricordare che, secondo gli ufologi (quelli seri) esiste una specie di rotta degli UFO che sorvola il Gran Sasso e si dirige verso l’Adriatico, e in uno dei vertici del triangolo, il Conero ad Ancora, gli avvistamenti di UFO sono e sono stati sempre centinaia. I fenomeno sono continuati negli anni, fino a qualche mese fa, con un inquietante avvistamento tra Pescara e le Isole Tremiti.
“Mistero” ha associato il Triangolo Adriatico con quello delle Bermuda, con quello a largo del Giappone e con un altro che potrebbe associarsi alla scomparsa degli aerei a largo di Caracas, Venezuela. Tra le tante ipotesi per il caso Missoni, anche qualcosa di simile ad altri casi simili e alle scomparse storiche nel mare dei Caraibi, triangolo delle Bermuda.
Fino a spiegazioni razionali e inequivocabili, un’ipotesi vale come ogni altra.


17 Gennaio 2013

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.